Ancona, boom di iscrizioni per i centri ricreativi ma per i disabili i sei posti non sono sufficienti

Un centro ricreativo in una foto di repertorio
Un centro ricreativo in una foto di repertorio
di Massimiliano Petrilli
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Lunedì 7 Giugno 2021, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 02:23

ANCONA - Boom di domande per i centri ricreativi. Mentre gli uffici comunali sono tempestati di telefonate per avere informazioni sui prossimi centri estivi. Famiglie a caccia di soluzioni per poter impegnare i figli dopo la chiusura delle scuole. Una fame di servizi che ha visto però anche lo stop alla richiesta di un bimbo disabile di poter essere inserito in uno dei tre centri ricreativi del Comune per mancanza di posti.

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«Sono il papà di un bambino disabile e dopo aver inviato il modulo di iscrizione per i centri ricreativi presso il comune di Ancona mi sono visto rimandare indietro la domanda con un gentilissimo ci dispiace ma non c’è posto» ha scritto il genitore sulla pagina “Sei di Ancona se...”. «Stiamo valutando se ci sono altre sedi possibili o modalità per questo servizio - afferma Emma Capogrossi, assessore ai Servizi sociali - Ci stiamo lavorando per fare risposta a una legittima domanda, l’inclusione è da sempre una nostra priorità».


Il post
«Io e mia moglie abbiamo telefonato per chiedere spiegazioni - prosegue il genitore nel suo post - La gentilissima signorina che ha risposto ci ha spiegato che secondo le linee guida del ministero nei centri ricreativi possono essere accettati solo 20 bambini, e in Ancona di centri ricreativi ce ne sono solo 3. Quindi 60 bambini in tutto, divisi in gruppi da 10, due gruppi per ogni centro. Il bello però non è questo, quanto il fatto che su 60 bambini i posti per i disabili sono solo 6». 


Su dieci posti disponibili nove sono “riservati” ai bambini normali e ne rimane soltanto uno per i disabili. «Ho chiesto alla signorina perché questa disparità - è lo sfogo del genitore -. Cosa hanno in più di mio figlio questi nove bambini per avere più posti a disposizione? La risposta è stata: ci siamo organizzati così. Ha tirato in ballo le linee guida contro il Covid giustificando il fatto che un bimbo disabile ha bisogno dell’educatore personale e troppe persone nei centri potrebbero essere più contagiose. Con buona pace del successo delle vaccinazioni e del fatto che i contagi sono in caduta libera. Sono andato a leggere le linee guida ministeriali sui centri estivi, ed in queste non c’è scritto nulla (ovviamente mi verrebbe da aggiungere) riguardo una proporzione di “un disabile ogni nove sani”. La mia impressione è che si sarebbero dovute accettare le domande esattamente nell’ordine in cui sono arrivate, e noi l’abbiamo mandata lo stesso giorno che è stata pubblicata, indipendentemente dallo stato di salute del ragazzino. Mio figlio è disabile, vero, ma non credo proprio che debba avere un decimo dei diritti di tutti gli altri».

«Per la prima volta quest’anno abbiamo deciso di tenere aperti i tre centri ricreativi, servizio ben diverso dai centri estivi che partiranno a luglio - sottolinea l’assessore Capogrossi - Nell’organizzare i centri ricreativi ci siamo dovuti attenere alle regole anti-Covid prevedendo piccoli gruppi di bambini in relazione agli spazi. L’ingresso di un bimbo disabile nel gruppo prevede anche la presenza fissa di un educatore specializzato oltre a quelli necessari per garantire il servizio al gruppo». 


Le alternative
«L’obiettivo di queste esperienze - aggiunge la Capogrossi - è anche quella dell’inclusione e per questo non ci sembra opportuno prevedere più bimbi disabili in uno stesso gruppo. Abbiamo a cuore la possibilità di garantire a tutti i bambini l’accesso ai centri ricreativi e per questo, anche alla luce delle numerose domande ricevute (in due centri esauriti i 40 posti, ndr) stiamo valutando la possibilità di reperire altre sedi idonee. C’è anche l’ipotesi che il bambino disabile possa essere iscritto in un centro estivo privato seguito da un accompagnatore comunale. Consideriamo la domanda di questo bimbo disabile in attesa di risposta e valuteremo se ci sono altre sedi possibili o modalità alternative». Oggi alle 23.59 scadono invece i termini per presentare la domanda per gli asili nido. Iscrizioni solo online, link sul sito del Comune.

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