Tari gonfiata, tensione a mille
Le prime richieste di rimborso

Tari gonfiata, tensione a mille Le prime richieste di rimborso
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Giovedì 23 Novembre 2017, 07:35
ANCONA Bollettini alla mano, centinaia di famiglie si stanno rivolgendo alle associazioni dei consumatori per capire se e quanto hanno pagato in più di Tari, mentre ad Ancona Entrate sono già arrivate 5 istanze di rimborso.

Secondo una prima analisi, su circa 40mila posizioni contributive, 16mila famiglie hanno abitazioni con pertinenze (garage, cantine, soffitte) e, quindi, hanno pagato una maggiore tassa rifiuti negli ultimi tre anni. Con un esborso di circa 30 euro in più a famiglia secondo i calcoli del Comune effettuati nei giorni scorsi. Calcoli che non convincono Daniele Berardinelli, consigliere Forza Italia. «Una famiglia composta da 5 membri che abita in un appartamento di 117 mq, con 2 pertinenze di 10 e 6 mq, nei pressi della stazione – spiega Barardinelli – si è rivolta a me per capire quanto ha pagato di più. Questa famiglia ha un reddito Isee tra 0 e 5mila euro e quest’anno avrebbe dovuto pagare 111.85 euro (considerando anche la riduzione del 70% per chi ha reddito Isee tra 0 e 5mila euro) e invece ha pagato 139.89 euro, oltre il 25% in più del dovuto (+28,04 euro). Negli anni precedenti però le somme sono ancora più alte perché la famiglia non aveva diritto alla riduzione del 70%. Ad esempio ha pagato 93,74 euro in più nel 2016. Si tratta di cifre importanti per una famiglia a basso reddito».

Altro esempio. «Mi ha contattato anche una pensionata single – continua – che vive in un appartamento di 85 mq, con cantina, box auto e soffitta. Quest’anno avrebbe dovuto pagare 192,82 euro e invece ha versato 328.96, ovvero 136,14 euro in più, con un aumento di oltre il 70% nel 2017». Più in generale, in media, «sedicimila famiglie hanno pagato per la Tari circa 45 euro in più per ogni pertinenza. Il danno, per quattro anni, è tra 1,2 e 2 milioni di euro totali». L’errore del Comune di Ancona è di «aver applicato la quota variabile anche alle pertinenze oltre che all’abitazione principale. In più ha applicato alle pertinenze la quota relativa all’occupazione di un solo abitante anziché del totale degli occupanti». «Mi ha contattato – spiega Stefano Tombolini, consigliere Sessantacento - una famiglia composta da due persone che vive in un appartamento di 106 metri quadrati più garage (10 mq). Questa famiglia avrebbe dovuto pagare 235.94 euro e invece ha pagato 282.78, ovvero 46.84 euro in più (+19,85%)».
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