«Segnalazioni inascoltate e manutenzioni carenti. L’albero poteva ucciderci». Ad Ancona scoppia il caso

«Segnalazioni inascoltate e manutenzioni carenti. L albero poteva ucciderci». Ad Ancona scoppia il caso
«Segnalazioni inascoltate e manutenzioni carenti. L’albero poteva ucciderci». Ad Ancona scoppia il caso
di Claudio Comirato
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Mercoledì 28 Dicembre 2022, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 12:36

ANCONA Manutenzione a singhiozzo, ma anche un rimpallo di responsabilità su chi dovrebbe intervenire per garantire la potatura e, se necessario, il taglio degli alberi pericolanti. E allora ecco servito in via Ascoli Piceno il “miracolo” della notte di Santo Stefano dove è crollato sulla strada un grosso pino, alto più di quindici metri, ma il destino benevolo ha voluto che in quel preciso istante in zona non passasse nessuno. A farne le spese, però, sono state due auto parcheggiate lungo la strada: una Volkswagen Polo e una Ford Focus, quest’ultima andata totalmente distrutta. Il proprietario è Marco Boccatonda, residente proprio in via Ascoli Piceno. «Qualche minuto prima delle 21 - racconta - abbiamo sentito un boato. Abbiamo pensato al terremoto, non riuscivamo quasi ad aprire la finestra di casa che si affaccia sulla strada in quanto parte dell’albero era adagiato contro il palazzo. Sono anni che vengono fatte segnalazioni, ma nessuno per il momento si è fatto ne vedere né sentire». 


Le segnalazioni 

Anche Pier Luigi Scarabotti, altro residente in zona, conferma che gli appelli e i solleciti sono caduti nel vuoto. «La situazione è sfuggita di mano, ci sono altri alberi che rischiano di venire giù da un momento all’altro - dice -.

Uno di questi manaccia la mia abitazione. Tempo addietro il Comune di Ancona aveva rilasciato un permesso per potare rami il cui diametro non doveva superare i 10 centimetri per non disturbare le rondini. Dopo il crollo dell’albero ci ho rimesso la macchina, ma questo pino pericolante è inclinato verso la mia abitazione. Il tempo degli indugi è finito: nei prossimi giorni affiderò l’intera vicenda ad un legale di fiducia».

L’albero crollato l’altra sera si trovava nel giardino di Angelo Miscia, in un’area in parte privata e in parte dell’Erap, dopo l’incrocio con le scuole Marinelli. L’uomo, avvertito il frastuono, ha temuto che si trattasse di una scossa di terremoto e ha avuto un malore, tanto che è stato soccorso da un equipaggio della Croce Rossa. Ora per fortuna è fuori pericolo. « Sono decine le segnalazioni fatte, ma nessuno ci ha dato ascolto - protesta -. Ci poteva scappare il morto se il crollo fosse avvenuto di giorno: basti pensare a quanti autobus passano in via Ascoli Piceno». Una cosa è certa: quello degli alberi da potare sta diventando un problema serio per il capoluogo di regione. 

Il precedente

Nei giorni scorsi una pianta è caduta in piazza Cavour, per fortuna nelle ore notturne, peraltro a pochi metri dalla ruota panoramica. E gli operatori del Comune hanno provveduto a tagliare, poco prima di Natal,e un grosso pino in via Senigallia. Potature sono state effettuate anche in via Rismondo, dove i rami degli alberi impedivano addirittura alle persone di aprire le finestre. Nonostante gli interventi eseguiti, la situazione in alcuni punti della città resta critica. Alberi, per lo più pini d’Aleppo, più alti dei palazzi si trovano in via Montegrappa nel tratto di strada compreso tra via Rismondo e via Panoramica, ma anche in via Circonvallazione e in largo Aristodemo Maniera, sempre al Pincio. E proprio in questa zona negli ultimi tempi sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per abbattere una pianta che rischiava di venire giù da un momento all’altro.

Pure in via Martin Luther King c’è chi ha paura: «Dopo il crollo di un pino secco su un furgone, hanno potato gli alberi solo in basso, caricando tutto il peso sulla cima: quando tira il vento spero che non mi entri nel balcone di casa, Comune intervieni», è l’appello sui social di una residente. Altri crolli si sono verificati di recente in via della Ferrovia, così come non mancano le criticità in via Leonardo Da Vinci a Collemarino. Anche in questo caso tante promesse ma pochi interventi e questa volta ad essere chiamata in causa è l’amministrazione comunale che, nel frattempo, ha deciso di avviare una mappatura di tutti gli alberi che insistono sull’intero territorio comunale, a scopo preventivo, in modo da scongiurare altri pericoli. Intanto, ieri pomeriggio è stata finalmente riaperta via Ascoli Piceno dopo un lungo e complesso intervento dei vigili del fuoco che ha comportato la chiusura al traffico nel tratto da Posatora fino a via Scrima. 

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