Le baby gang erano pronte a sfidarsi con i coltelli: trovata una lama sotto lo zerbino di un negozio

Il coltello ritrovato dai carabinieri sotto lo zerbino di un negozio
Il coltello ritrovato dai carabinieri sotto lo zerbino di un negozio
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Venerdì 15 Gennaio 2021, 07:30

ANCONA - Un coltello della lunghezza complessiva di trenta centimetri nascosto sotto lo zerbino di un negozio chiuso da anni. I carabinieri che lo hanno rinvenuto ne sono certi: quella lama era stata portata sabato pomeriggio in centro come arma da tirare fuori nel caso si fosse scatenata la mega rissa annunciata da alcuni ragazzi, molti dei quali minorenni, sui social network. Stando agli investigatori, sono giovani appartenenti a gruppi rivali che sarebbero dovuti arrivare alle mani in una sorta di regolamento di conti. 

 
A causa dell’imponente cordone predisposto dalle forze dell’ordine per evitare episodi di sangue, nessuna zuffa s’è verificata. E probabilmente, braccato dalle divise piazzate un po’ ovunque lungo la direttrice piazza Roma-corso Garibaldi-piazza Cavour, il proprietario del coltello ha deciso di sbarazzarsene, occultandolo sotto lo zerbino dell’ex copisteria che si trova all’inizio di via Montebello, all’incrocio tra via San Martino e via Vecchini, a due passi dalla vecchia sede del liceo scientifico Savoia. Il negozio è chiuso da anni e i locali sono in cerca che affittuario. La lama (venti centimetri) è stata trovata mercoledì dai carabinieri e posta sotto sequestro. I militari sono arrivati all’arma grazie all’attività investigativa continuata dopo i maxi controlli eseguiti sabato pomeriggio nel cuore della città dorica. 
Ora, gli approfondimenti continueranno per cercare di capire chi possa aver nascosto il coltello. Già in atto la visione delle immagini delle telecamere della zona. Un’attività portata avanti anche per identificare altri ragazzi da tenere d’occhio nell’ipotesi ci fossero altre “chiamate alle armi” imbastite sui social, soprattutto Instagram. Sabato pomeriggio, sono stati controllati e fermati in sette, tra minorenni e maggiorenni: sei sono della provincia di Macerata. Uno di questi, un 16enne, è stato trovato in possesso di un coltello della lunghezza complessiva di 31 centimetri. Lo aveva nascosto nello zainetto che aveva portato con lui. Si tratta di una lama simile (19 centimetri) a quella abbandonata sull’uscio dell’ex copisteria di via Montebello. Stando alle risultanze investigative, il gruppone maceratese sarebbe arrivato ad Ancona a supporto di un loro amico, picchiato a sua volta nel corso di un’aggressione avvenuta in centro il 4 gennaio. Ma lo scorso sabato erano attese anche altre bande, provenienti – ipotizzano gli investigatori – da Chiaravalle e Falconara. 
Dunque, in campo ci sarebbero più gang rivali: si punzecchierebbero soprattutto con le “stories” si Instagram.

Martedì mattina, gli agenti della Squadra Mobile hanno perquisito casa, a Macerata, di un muratore 20enne. L’8 gennaio, e quindi un giorno prima dell’ipotetica rissa nel capoluogo dorico, avrebbe pubblicato un video Instagram in cui faceva presagire che di lì a poco si sarebbe verificato un incontro ravvicinato con i rivali, non specificando però dove: «Non abbiamo paura, ora vi facciamo vedere noi» il tenore del guanto di sfida. Per ora, nei suoi confronti non è scatta alcuna denuncia.

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