Via della Loggia vietata ai pedoni: passano solo i residenti. I commercianti intrappolati dal cantiere: «Ingannati»

Il tabaccaio Maurizio Caimmi davanti al cantiere di via della Loggia
Il tabaccaio Maurizio Caimmi davanti al cantiere di via della Loggia
di Stefano Rispoli
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Mercoledì 8 Settembre 2021, 06:55

ANCONA - Si sentono in trappola e beffati da chi aveva promesso che, davanti ai loro negozi, sarebbe stato allestito un passaggio pedonale sicuro. Si alza di nuovo un coro di protesta da via della Loggia, dove il cantiere che ha mosso i primi passi lo scorso 19 luglio per la realizzazione della nuova pavimentazione in pietra arenaria continua a creare disagi ai commercianti e ai residenti e riserva una sorpresa (sgradita) dietro l’altra.

Durante gli scavi del primo tratto, tra la portella Santa Maria e l’ex Bar della Loggia, è emersa una rete di sottoservizi in condizioni peggiori rispetto a quelle preventivate originariamente, per questo Viva Servizi ha dovuto appaltare i lavori per sostituirla: si spera che l’intervento, non previsto nel progetto iniziale, non intralci troppo i lavori.
L’altra sorpresa, altrettanto impattante, è la chiusura totale del segmento di strada interessato dagli scavi: fino a lunedì le transenne impedivano l’accesso anche ai pedoni. «La ditta pretendeva che i residenti e le persone autorizzate alzassero le reti metalliche per passare: l’altro giorno abbiamo dovuto aiutare un anziano perché da solo non ce la faceva a spostarle», spiega il tabaccaio Maurizio Caimmi. Solo grazie alla sua protesta è stato rivisto il piano: da ieri è stato creato un accesso riservato ai residenti e alle persone dirette alle attività commerciali, come la boutique Sfizio o la pizzeria Napoli’s, costrette però a fare lo slalom tra le transenne, calpestare il bitume e camminare a pochi centimetri dalle ruspe in movimento. Non il massimo della sicurezza. «Tutto questo perché non hanno mantenuto le promesse - incalza il tabaccaio di via della Loggia -.

Avevano detto che avrebbero creato un percorso pedonale, ma ci hanno ingannato. Siamo intrappolati nei nostri negozi. A saperlo, avrei preso le ferie adesso, anziché ad agosto, perché il calo del fatturato è netto. Non sappiamo nemmeno quando finiranno i lavori». La data prevista è il 16 novembre: ma davvero in poco più di due mesi il cantiere sarà concluso? «Dubitiamo fortemente» risponde Maria De Bernardo. Davanti al Bar Divinus la strada è ancora libera per i pedoni. «Ma prima o poi scaveranno anche qua: i tecnici ci hanno detto che verrà mantenuto un percorso pedonale, ma dall’altra parte della strada. Quindi ci ritroveremo il bar nascosto dalle impalcature. Prendere il caffè è un momento di relax: chi mai verrà da noi, se sarà costretto a fare la gincana tra le transenne?». I commercianti aguzzano l’ingegno. I titolari della boutique sfizio, prigionieri degli scavi, promuovono saldi d’emergenza: «Tutto al 50% causa lavori». Patiscono gravi disagi anche le agenzie marittime e turistiche, il Poliambulatorio delle Marche, dove ogni giorni arrivano pazienti con problemi di vista (anche in ambulanza) per sottoporsi a interventi oculistici in sala operatoria e pure gli uffici dell’Inail a cui gli utenti, molti dei quali con disabilità più o meno gravi, sono costretti ad accedere passando su una pedana in legno ricavata tra ruspe e reti metalliche. 

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