Materiali introvabili e a prezzi stellari, il Salesi 2.0 arranca: il cantiere è in ritardo di almeno 20 mesi

Il cantiere del nuovo Salesi
Il cantiere del nuovo Salesi
di Stefano Rispoli
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Martedì 26 Ottobre 2021, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 27 Ottobre, 09:38

ANCONA - Quando il Covid era ancora un’entità sconosciuta, si pronosticava la nascita del nuovo Salesi entro il 25 febbraio 2022. Se tutto andrà bene, per quel giorno saranno cominciate le prime demolizioni della palazzina che attualmente ospita la camera mortuaria e gli uffici direzionali.

Il ritardo accumulato è di circa 20 mesi: se ne riparla nel 2024. Il virus c’entra eccome: si è perso, tra le varie ondate, quasi un anno. A complicare la situazione, la difficoltà di approvvigionamento delle materie prime. Colpa della bolla speculativa che ha fatto schizzare i prezzi di ferro (fino al 60%), rame, alluminio, legno, mandando in crisi i cantieri, incluso quello per la costruzione del Salesi 2.0 all’interno della cittadella sanitaria di Torrette. 
La Regione punta ad accorciare i tempi e spingere sull’acceleratore, non appena sarà possibile farlo, per far venire alla luce il nuovo polo materno-infantile da 119 posti e 56,8 milioni di euro di investimento.

«C’è qualche rallentamento ma contiamo di poterlo gestire: vogliamo stringere e andare avanti», ha detto l’assessore regionale Francesco Baldelli. Mantener fede al cronoprogramma in continuo aggiornamento, però, non è semplice perché adesso c’è da fare i conti proprio con la carenza (e i prezzi stellari) delle materie prime. Anche per questo procede a rilento la realizzazione della nuova “morgue” sulla collina di fronte al vecchio ingresso dell’ospedale. Il taglio del nastro della struttura che ospiterà la camera mortuaria e l’istituto di anatomia patologica e legale era previsto per giugno scorso, poi per ottobre, ma i nuovi tempi di consegna sono stati aggiornati al prossimo 31 gennaio. Dunque, per un inevitabile effetto domino, prima di febbraio non potrà partire la demolizione dell’edificio che oggi ospita l’obitorio e, al piano superiore, gli uffici direzionali. Ma c’è anche un altro rebus, legato alle tracce di amianto che sarebbero state riscontrate in alcuni impianti realizzati nella palazzina dell’attuale camera mortuaria. Si prevede un intervento di bonifica piuttosto complesso: insomma, ulteriori ritardi in vista. 
Nel frattempo, gli Ospedali Riuniti si sono portati avanti con le procedure burocratiche.

Nei giorni scorsi sono stati affidati i lavori da 6,5 milioni di euro per la realizzazione della nuova palazzina direzionale che sorgerà di fronte al vecchio ingresso di Torrette.

L’appalto è stato assegnato al raggruppamento temporaneo di imprese costituito dalla Co.Ge.Pa. Costruzioni Generali Passarelli (mandataria) di Napoli e dalla Inveni (mandante) di Montecassiano. L’edificio da 5mila mq su tre piani, destinato agli uffici direzionali e amministrativi, richiederà 530 giorni di lavorazione: quindi verrà alla luce, se tutto filerà liscio, nel marzo 2023. Ma prima, appunto, c’è da attendere la demolizione dell’attuale palazzina della direzione generale, dopo la consegna della morgue e dell’isola ecologica. Solo allora riprenderà vigore il cantiere per il nuovo Salesi, il più complesso dei 23 aperti a Torrette.

Altro tempo lo sta portando via la maxi variante - in via di approvazione - che prevede la realizzazione di un piano in più (da 3 a 4) nel plesso del futuro ospedale materno-infantile. Un adeguamento che la Regione ha definito «indispensabile» alla luce delle normative Covid. In base a questo cambiamento in corsa, al terzo piano troveranno spazio il Blocco travaglio e parto, l’Ostetricia e la Terapia intensiva neonatale, reparti che nel progetto iniziale erano previsti al sesto piano dell’ospedale regionale dove resteranno la Ginecologia e la Pma (Procerazione medico-assistita). Al quarto piano verrà traslato il Blocco operatorio insieme alle Malattie infettive e alla Clinica pediatrica. In più, verrà realizzato un ingresso al nuovo Salesi riservato ai pazienti positivi al Covid, opportunamente separato dal Pronto soccorso.

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