ANCONA Il restyling della scalinata del Passetto viaggia in ritardo di tre mesi. Il cantiere si sarebbe dovuto concludere il 16 luglio, poi il 15 agosto. Ora, la deadline è stata posticipata ancora: i lavori non termineranno prima del 14 ottobre. Dunque, quando ormai l’estate non sarà altro che un piacevole ricordo. Proprio ieri, l’amministrazione comunale - direzione lavori pubblici - ha concesso alla ditta che si è aggiudicata l’appalto, la De Biase Costruzioni di Potenza, altri sessanta giorni di tempo per concludere il restyling della scalinata (primo stralcio del primo lotto). Si tratta di un appalto del valore complessivo di mezzo milione di euro, cifra che ha ottenuto la copertura finanziaria con il mutuo contratto dalla precedente giunta comunale con la Cassa Depositi e Prestiti.
Le motivazioni
I lavori per l’intervento, inserito nel piano triennale della opere pubbliche, sono stati consegnati il 2 marzo.
La deadline
I ritardi, stando a quanto riportato nel documento istruttorio che posticipa la fine dei lavori a metà ottobre, sono riconducibili a due motivazioni. La prima: «le temperature eccezionalmente torride che hanno interessato la seconda metà di giugno nonché tutto il mese di luglio hanno costretto l’impresa a ridurre l’orario di lavoro, sia al fine di tutelare la salute dei lavoratori, sia per impedire che il confezionamento delle malte a temperature così elevate che avrebbero inficiato la esecuzione dei lavori a perfetta regola d’arte».
La seconda: «Il ritardo nella consegna del materiale lapideo a causa del periodo congiunturale e tendenziale in termini di disponibilità, avvenuta solo a partire dalla prima metà di luglio e la ritardata consegna della seconda tranche di materiale prevista non prima dell’inizio di settembre». Se tutto dovesse procedere senza intoppi, la scalinata di destra, guardandola dal Monumento ai Caduti, sarà libera da transenne e materiali da cantiere ad autunno inoltrato, quando ormai la stagione turistica sarà bella che finita. Per quanto riguarda il restyling, il compito più impegnativo consiste nel rimuovere e sostituire molte delle pietre originarie, corrose dalla salsedine e consumate dal tempo, con pietre bianche simili a quelle d’Istria provenienti dal cave delle Cesane. Il progetto include la riqualificazione dell’illuminazione pubblica.
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