ANCONA - Piovono calcinacci dal Palazzo delle Marche: pezzi di calcestruzzo si sono staccati dalla facciata laterale che dà su via Simeoni, a due passi da piazza Cavour, dove il marciapiede è stato transennato dal Comune per la sicurezza di pedoni e automobilisti di passaggio. Per fortuna nessuno è stato colpito dai distaccamenti.
I crolli si sono verificati nei giorni scorsi e hanno richiesto l’intervento dei vigili del fuoco, che hanno provveduto con l’autoscala a rimuovere le parti ammalorate.
Il piano
La Regione, proprietaria dell’immobile, intende correre ai ripari. Già dal 2020 era stato definito un appalto per finanziare la riqualificazione della facciata esterna: quella che dà su via Palestro era già stata sottoposta ad un primo intervento. Nel frattempo, la giunta ha approvato un restyling complessivo da circa 600mila euro che riguarderà non solo le pareti esterni, ma anche la riqualificazione della sala Pagoda, aula conferenze situata al piano terra e intitolata al compianto Pino Ricci. Il cantiere si sarebbe dovuto mettere in moto alcuni giorni fa, ma per questioni tecniche il montaggio delle prime impalcature è slittato.
«I lavori cominceranno il 10 giugno - annuncia Antonio Russi, segretario generale del consiglio regionale -. Riguarderanno in primo luogo la sala Pagoda, dove verrà realizzata una sovracopertura in acciaio e vetro. Nella seconda fase si provvederà al rifacimento del parquet rovinato. Contestualmente, verrà riqualificata la facciata esterna che presenta degli ammaloramenti e dalla quale si sono verificati i distaccamenti».
La scadenza
Le tempistiche? La Regione conta di chiudere il cantiere nell’arco di 7-8 mesi e comunque entro il gennaio del prossimo anno per restituire decoro e sicurezza al palazzo che si affaccia direttamente su piazza Cavour e che fino al 2006 era di proprietà delle Ferrovie dello Stato: la Regione lo acquistò al prezzo di 19 milioni e 800mila euro.