Il preside: «I pullman sono troppo pieni». Conerobus: «Non è vero, venite a contare le presenze sui mezzi»

Il presidente di Conerobus, Muzio Papaveri
Il presidente di Conerobus, Muzio Papaveri
di Andrea Maccarone
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Giovedì 23 Settembre 2021, 03:05 - Ultimo aggiornamento: 14:39

ANCONA - Nessun nuovo contagio tra i ragazzi del 1° A Biologico Sanitario dell’Istvas. I 20 studenti sono ancora tutti in quarantena e in didattica a distanza dopo aver appreso che un loro compagno è risultato positivo al Covid. Ma fortunatamente, almeno per il momento, il virus sembra non essersi esteso anche agli altri compagni di classe. Martedì 28 settembre dovranno sottoporsi al tampone di verifica e se dovessero essere negativi potrebbero rientrare in classe.

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«A quanto pare il contagio potrebbe essere avvenuto fuori dalle mura scolastiche - assicura il preside Francesco Savore - ciò evidenzia quanto le misure di sicurezza attivate siano efficaci».

E per avere un monitoraggio ancora più capillare della situazione all’interno degli istituti scolastici del capoluogo l’assessore alla pubblicaistruzione Tiziana Borini annuncia che «riprenderanno i contatti settimanali con i dirigenti per avere un quadro sempre aggiornato». Mentre trapela qualche perplessità da parte del preside dell’Istvas sul fronte dei trasporti.

«Ho svolto un’indagine tra i miei studenti - replica Savore - e in diversi mi hanno evidenziato che i mezzi pubblici la mattina sembrano essere troppo pieni». Al momento sono 200 gli autobus in circolazione in città, di cui 30 quelli aggiuntivi disposti dall’azienda Conerobus per far fronte alla situazione. «Siamo dentro le regole - assicura il presidente Muzio Papaveri - sfido chiunque a contare le presenze dentro ogni bus. È chiaro che, seppur rispettando il coefficiente di riempimento all’80%, i viaggiatori sono ragazzi con lo zaino, l’effetto è che il mezzo sembra colmo. Ma non bisogna affidarsi alla sensazione, basterebbe contare». Il livello di controllo, soprattutto nelle tratte più utilizzate, è al massimo. «Abbiamo dislocato il più alto numero di steward rispetto a tutte le altre città delle Marche - ribadisce Papaveri - ci sono addirittura arrivate segnalazioni di genitori che si sono lamentati perché abbiamo fatto scendere i loro figli in quanto il mezzo avrebbe rischiato di oltrepassare il limite della capienza. Che non ci vengano a dire che non rispettiamo il protocollo».

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