ANCONA - Verrà presentato un programma di messa alla prova per il 17enne di origine nigeriana accusato di aver aggredito e rapinato lo scorso 24 settembre un suo coetaneo nei bagni pubblici di piazza Roma. Per il minore, ancora in carcere dal giorno dell’arresto avvenuto l’11 febbraio, la procura diretta dalla dottoressa Giovanna Lebboroni ha chiesto il giudizio immediato. Davanti a tale scenario, il difensore Aldo Sichetti ha deciso di procedere con il rito abbreviato. Il procedimento davanti al giudice inizierà il 10 maggio.
In quell’occasione, è probabile che l’avvocato chieda di far ammettere il suo giovane assistito a un programma di messa alla prova.
La vittima, già picchiata più volte in altri frangenti e da altri ragazzi, era finita al pronto soccorso con cinque giorni di prognosi. Si tratta del figlio della “mamma coraggio”, Patrizia Guerra. L’aggressione risale allo scorso 24 settembre, quando il 17enne preso di mira aveva raggiunto il centro con alcuni amici per pranzare insieme dopo la scuola. Poco prima delle 14, si era recato ai bagni di piazza Roma. È mentre stava uscendo che sarebbe stato agganciato dal 17enne arrestato. La vittima, che portava sulle spalle uno zaino, sarebbe stata strattonata, presa per il collo e tramortita con un calcio allo stomaco.
Dimenandosi, il ragazzo aggredito era riuscito a fuggire dopo aver abbandonato lo zaino (contenente 16 euro) e si era rifugiato in un negozio. Sul posto erano arrivati i soccorritori del 118 e i carabinieri. Fondamentali, per risalire all’aggressore, le telecamere poste nel perimetro di piazza Roma.