Bullo di 19 anni arrestato durante la notte brava ora paga i danni all'auto della polizia: farà volontariato per evitare il processo

Bullo di 19 anni arrestato durante la notte brava ora paga i danni all'auto della polizia: farà volontariato per evitare il processo
Bullo di 19 anni arrestato durante la notte brava ora paga i danni all'auto della polizia: farà volontariato per evitare il processo
di Federica Serfilippi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Settembre 2021, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 16:05

ANCONA - Era stato arrestato dalla polizia in pieno coprifuoco, dopo aver trascorso una notte brava in compagnia di due amici in via Cialdini, lo scorso 29 maggio. Erano stati i residenti a lanciare l’allarme, svegliati dalle urla del gruppetto e riscontrando dei danni su un paio di auto in sosta. All’arrivo della polizia, un componente della comitiva – un 19enne anconetano incensurato che di lì a poco avrebbe dovuto affrontare la Maturità – si era scagliato contro le divise, tra insulti e improperi. 

 
L’arresto per resistenza
All’interno dell’auto di servizio aveva anche danneggiato un finestrino a suon di calci. Per lui era scattato l’arresto per resistenza a pubblico ufficiale. Due agenti erano finiti al pronto soccorso dell’ospedale regionale con una prognosi di cinque giorni ciascuno a causa dei traumi distorsivi riportati nel tentativo di fermare lo studente. 
Nel corso della direttissima, il giudice Francesca Grassi aveva convalidato l’arresto e disposto la liberazione del 19enne, senza alcuna misura cautelare. 


Esame superato
Ieri mattina, a tre mesi e mezzo di distanza dall’episodio, in tribunale è ripreso il procedimento. Nel frattempo, il ragazzo ha affrontato l’esame di Stato e ha risarcito il Ministero dell’Interno per il danno arrecato alla Volante. Ieri, la difesa ha fatto richiesta al giudice per la messa alla prova. Se l’istanza dovesse essere accettata, il 19enne dovrà affrontare un percorso “riabilitativo”, fatto in genere di buona condotta, lavori di pubblica utilità e volontariato sociale, che potrebbe portare all’estinzione del reato. L’udienza è stata aggiornata. Al gruppetto, all’epoca della perquisizione la polizia aveva anche sequestrato un cacciavite a stella della lunghezza di una ventina di centimetri e un piccolo quantitativo di marijuana (0,80 grammi), trovato addosso al 19enne finito in manette, per cui era scattata la segnalazione in Prefettura. 
Erano stati i residenti di via Cialdini, attorno a mezzanotte (allora il coprifuoco era fissato alle 23), a fermare in strada i tre ragazzi fino all’arrivo delle Volanti.

Erano scesi dalle loro case per aver sentito degli schiamazzi e visto il gruppetto pericolosamente vicino alle auto in sosta. Una era stata trovata rigata, un’altra con lo specchietto danneggiato. Nel corso degli approfondimenti investigativi post arresto è però emerso come gli atti vandalici fossero avvenuti prima dell’arrivo del trio.


Insulti a raffica
Fatto è che come viste le divise della polizia, il 19enne aveva iniziato a insultare gli agenti, Gli improperi non sarebbero neanche stati risparmiati ai residenti. Una volta portato nell’auto di servizio della polizia, il ragazzo a calci aveva pesantemente danneggiato il finestrino. A fatica era stato fatto calmare e portato negli uffici della questura per formalizzare l’arresto. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA 

© RIPRODUZIONE RISERVATA