Ancona, baristi e ambulanti al buio: «Tanta gente in giro alle 6, può scapparci la tragedia»

Ancona, baristi e ambulanti al buio: «Tanta gente in giro alle 6, può scapparci la tragedia»
di Andrea Maccarone
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Mercoledì 5 Ottobre 2022, 06:10

ANCONA - Slalom tra ciclisti e monopattini nella città al buio. I rischi più grandi nella zona di corso Carlo Alberto dove alle 6 di mattina si concentra il passaggio dei lavoratori verso la Fincantieri. Mentre in pieno centro l’assenza di illuminazione mette in difficoltà gli ambulanti alle prese con l’allestimento dei banchi. Una situazione che crea sempre più disagi a chi comincia a lavorare prima del sorgere del sole. 

Il nodo 

La spending review dell’energia elettrica comunale, con lo spegnimento di tutta l’illuminazione pubblica un’ora e venti minuti prima dell’alba, sta diventando un vero problema. «Uno di questi giorni ci scappa il morto», lamenta Carlo Piccinini, ambulante di Piazza Roma.

Una frase che ormai è diventata un refrain che corre di bocca in bocca. «Dirlo a parole non rende l’idea - precisa Piccinini -, ma alle 6 del mattino in corso Carlo Alberto è come se fosse mezzogiorno». Tutte le mattine l’ambulante percorre la strada verso piazza Roma, attraversando il Piano, con un senso di forte apprensione per il terrore di trovarsi davanti uno di quegli operai in viaggio su due ruote verso il posto di lavoro. 

La gincana 

«Ogni volta mi ripeto di dover cambiare strada - continua Piccinini - perchè basta una distrazione e rischi di metterne sotto uno». Fino poi ad arrivare in piazza Roma, dove l’oscurità impedisce di distinguere anche i segni a terra per il posizionamento dei banchi. «Accendo la torcia del cellulare, oppure punto i fari del furgone - spiega l’ambulante - altrimenti non si vede nulla». La preoccupazione maggiore per gli esercenti riguarda la sicurezza stradale: «Con l’inverno alle porte - dice Massimo Tarantelli, proprietario del Bar Sirena - non oso immaginare quando arriveranno le giornate di pioggia con l’asfalto scivoloso». 
In effetti il buio e il maltempo potrebbero diventare un mix tremendo che metterebbe in forte pericolo chiunque si trovasse ad attraversare la città senza poter contare sulla luce dei lampioni. «Ma poi anche la sicurezza stessa di chi come me apre un’attività al pubblico prima dell’alba - continua Tarantelli -. Spero sempre che non ci siano malintenzionati in giro, perchè la zona dove mi trovo è poco frequentata a quell’ora». Quindi un duplice senso di insicurezza che attanaglia gli esercenti e i lavoratori di alcuni settori. «Mi rendo conto che per l’amministrazione pubblica il problema del caro energia sia una coperta troppo corta - afferma Francesco Foligni, titolare della pasticceria di famiglia - ma una soluzione bisogna trovarla». 
Le ipotesi 
Da giorni gli esercenti colpiti dalla misura di contrasto al consumo di elettricità s’interrogano sulla possibilità di mantenere un presidio di illuminazione funzionante. «Che sia il 50% dei lampioni, oppure uno sì e uno no - continua Tarantelli - anche perchè qui in via Thaon De Revel, col fatto che i parcheggi sono gratuiti, vengono a lasciare la macchina molti dipendenti del Salesi che poi devono incamminarsi al buio». «E’ un problema che va affrontato in qualche modo - incalza Foligni - c’è davvero bisogno di trovare una soluzione».

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