Bocconi killer sparsi in mezza città, il nemico degli animali non si ferma: «Mettete la museruola ai vostri cani»

Uno dei bocconi killer ritrovati
Uno dei bocconi killer ritrovati
di Stefano Rispoli
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Lunedì 25 Ottobre 2021, 09:45

ANCONA - Sono passati sette mesi da quando il nemico degli animali è stato denunciato. A scovarlo, nel marzo scorso, la polizia locale: il pensionato di 85 anni era stato colto in flagrante, mentre disseminava pezzetti di wurstel farciti con viti e chiodi nei giardinetti e sui marciapiedi di via Crocioni, dopo essere stato sorpreso da un carabiniere residente in zona. Sembrava la fine di un incubo.

Invece, dopo una fase iniziale di calma apparente, l’allarme è ripreso a suonare e nelle ultime settimane la situazione si è ulteriormente aggravata. Le segnalazioni si sono susseguite senza soluzione di continuità. Il problema più grosso è che il raggio d’azione si è esteso. Esche letali sono state trovate in vari punti della città, da Tavernelle al Verbena, dal centro al Pinocchio, fino a Torrette. Purtroppo alcuni cani sono caduti nella trappola: la corsa dal veterinario li ha salvati. Ma l’emergenza non si placa. 
Chi ci sia dietro questa scia di attentati agli animali ancora non è chiaro. Restano i sospetti - tutti da verificare - sul pensionato già denunciato a marzo, ma non va sottovalutato il fenomeno dell’emulazione che spiegherebbe come mai i bocconi ripieni di chiodi e viti di metallo siano stati ritrovati contemporaneamente in diversi quartieri del capoluogo. Le indagini sono riprese da parte della Polizia locale. Gli 007 del Comando di via dell’Industria hanno provveduto a sequestrare numerosi bocconi potenzialmente letali, hanno eseguito appostamenti nei punti più critici e hanno passato al setaccio i filmati ripresi dalle telecamere di videosorveglianza, nella speranza di risalire all’autore o agli autori di questi gesti odiosi e sconsiderati. Presto potrebbero scattare nuove denunce o misure di prevenzione a carico dei responsabili. Nel frattempo, in centro sono stati affissi dei cartelli per segnalare il pericolo e la presenza non solo dei bocconi-killer, ma anche di pezzetti di pane che, secondo i segnalanti, sarebbero imbevuti di veleno. 
La pauraInsomma, è in corso un vero e proprio attacco agli animali, soprattutto ai cani, i più esposti al rischio di ingerire le esche mortali.

Negli ultimi giorni l’allarme si è concentrato in particolare nel rione Adriatico. In via Piave una donna è riuscita a salvare in extremis il proprio cagnolino. «Timmy sta bene - ha raccontato sui social -, sono riuscita a togliergli la vite dalla bocca». Altri cani sono stati meno fortunati: alcuni sono stati sottoposti a interventi chirurgici per la rimozione di viti e chiodi. Le associazioni animaliste sono in ansia. «Chiederemo alla Polizia locale di essere convocati per capire meglio come agire e difenderci tutti insieme - spiega Massimiliano Stampella della sezione locale della Lav -. Il fenomeno è preoccupante e l’unico consiglio che possiamo dare alle persone è di mettere sempre la museruola ai propri cani quando li portano a spasso: purtroppo mezza città è sotto attacco». Nelle ultime due settimane le esche-killer sono state ritrovate dappertutto: tra le aiuole di piazza Cavour, nei giardinetti di piazza Diaz, lungo il viale della Vittoria, all’uscita dal supermercato di via Piave, ma anche a Tavernelle nel parcheggio del cimitero e in via Ungaretti. A Torrette, dalle parti di via Metauro, una donna ha dovuto ricorrere al veterinario per curare la sua cagnolina che aveva ingurgitato un chiodo avvolto in un pezzetto di carne. Ma pure al Pinocchio, nei pressi della pensilina dei bus vicino al cimitero, sono state raccolte le pericolose esche disseminate dal misterioso nemico degli animali. 

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