Anche la Befana è in crisi. Le calze? Ad Ancona si vendono vuote

Anche la Befana è in crisi. Le calze? Ad Ancona si vendono vuote
Anche la Befana è in crisi. Le calze? Ad Ancona si vendono vuote
di Claudio Comirato
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Giovedì 5 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:15

ANCONA La crisi non fa sconti e pur di risparmiare qualche euro vengono riciclate anche le calze della Befana che fino a qualche anno fa si trovavano in vendita nei bar e nelle pasticcerie a ridosso dell’Epifania. Ma ormai la calza dell’anno passato viene riciclata con dolciumi che vengono acquistati a parte. Una tendenza del fai da te che viene confermata da Andrea Paci, volto noto del bar pasticceria Stadio Bar al viale della Vittoria: «La festa della Befana è commercialmente crollata, anche le ditte hanno fatto un passo indietro nel produrre carbone dolcificato, monete e leccornie in genere - spiega -. La richiesta è ridotta ai minimi storici, qualcosa teniamo ma nello scorso mese di giugno abbiamo evitato di fare grossi ordini proprio per il fatto che tanto materiale andava poi reso dopo l’Epifania». 


La nostalgia

Conferma Francesco Barzillona della pasticceria l’Angolo del Dolce in corso Carlo Alberto: «Qualche calza la teniamo perché, nonostante il mercato sia crollato, c’è ancora qualche nostalgico che cerca la calza con i dolciumi, specie per i nipoti.

Tenere certi articoli come ad esempio le uova di Pasqua, oltre alle calze della Befana, non ha più nessun ritorno commerciale. Le piccole attività in fatto di prezzi non possono competere con la grande distribuzione. I supermercati sono sempre aperti, attraggono gente e riescono a strappare prezzi concorrenziali. La Befana come tante altre feste ha perso l’entusiasmo che c’era una volta». Ma c’è anche chi preferisce vendere le calze vuote, un po’ come accade alla tabaccheria Barca di via Montebello. «Sembrerà strano, ma in certe famiglie poter risparmiare qualche euro può fare la differenza - dice Mario Barca, uno dei titolari -. Visto l’andamento del mercato abbiamo deciso di vendere le calze vuote: ognuno le riempe come preferisce, c’è chi ci mette dei dolciumi ma anche dei piccoli pensierini. Abbiamo anche delle calze preconfezionate ma la richiesta è davvero minima rispetto a quelle da preparare in famiglia». In Italia la festa della Befana venne soppressa dal governo Andreotti nel marzo del 1977 e ripristinata dopo 8 anni grazie a una studentessa di Serravalle di Chienti, Alessandra Conte, che ne fece richiesta all’allora presidente Sandro Pertini con l’atto che poi venne firmato da Francesco Cossiga. Festa della Befana che ad Ancona verrà festeggiata domani in piazza Roma con una serie di spettacoli dedicati ai bambini, a seguire attorno alle 18 taglio del nastro per un nuovo mezzo della Croce Gialla di Ancona, ambulanza donata da una coppia di anconetani.

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