Ballottaggio Ancona, ieri elettori fermi al 39,35%. Oggi il nome del nuovo sindaco

Ballottaggio Ancona, affluenza ancora in calo: elettori fermi al 39,35%. Oggi si conoscerà il nome del nuovo sindaco
Ballottaggio Ancona, affluenza ancora in calo: elettori fermi al 39,35%. Oggi si conoscerà il nome del nuovo sindaco
di Stefano Rispoli
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Lunedì 29 Maggio 2023, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 15:24

ANCONA  - Sfiducia, insoddisfazione, disinteresse generale per la politica. E poi il mare: la domenica di quasi estate ha esercitato un fascino irresistibile per gli anconetani, attratti più dalla prima tintarella che dal ballottaggio per il nuovo sindaco. Che, alla fine, potrebbe essere eletto da neanche la metà dei residenti nel capoluogo. Oggi la verità: c’è tempo fino alle 15 per esprimere la propria preferenza tra Daniele Silvetti (centrodestra, al primo turno ha ottenuto il 45,11%) e Ida Simonella (centrosinistra, al 41,28%) in una sfida elettorale mai così equilibrata nella recente storia cittadina. In ogni caso, il partito più numeroso sarà quello dell’astensione. Una sconfitta per tutti.

  


Il report


Il dato mattutino di ieri ha illuso tutti su un pizzico di entusiasmo elettorale ritrovato: a mezzogiorno aveva votato il 13,26% degli aventi diritto, cioè 10.707 persone su 80.752. Alla stessa ora, due settimane fa, si erano presentate alle urne 758 persone in meno (12,32%). Ma poi l’euforia si è spenta con il dato delle 19, con l’affluenza che stagnava al 29,66%, pari a 23.951 votanti, ben 3.349 in meno rispetto al primo turno (33,81%). Alla chiusura dei seggi, alle 23, l’affluenza non era lievitata: 39,35% (31.775 votanti) contro il 42,19% di due settimane fa, ovvero 2.291 schede in meno nelle urne.

Tradotto: 6 elettori su 10 astenuti. Se il trend si confermasse oggi, non si raggiungerebbe la quota del 55,51% del primo turno che ha visto Silvetti e Simonella sbaragliare la concorrenza degli altri 4 candidati (che ieri hanno tutti votato).

Non una sorpresa: storicamente al ballottaggio si presentano meno elettori rispetto al primo turno. Nel giugno 2013 per scegliere tra Mancinelli e D’Angelo votò il 41,98% degli aventi diritto, rispetto al 58,20% del primo turno e la domenica (si chiudeva alle 22) l’affluenza era bassissima: 27,49%, record negativo. Nulla a che vedere con il ballottaggio tra Gramillano e Bugaro del giugno 2009 quando ai seggi votò il 62,08% degli anconetani, comunque meno rispetto al primo turno quando si toccò addirittura il 73,19%: preistoria elettorale.

Ci fu un crollo dell’affluenza anche al ballottaggio del 2018 vinto da Mancinelli su Tombolini: all’election day (si votava in un solo giorno) rispose il 42,68% degli elettori contro il 54,6% del primo turno. Oggi c’è il rush finale. Seggi aperti dalle 7 alle 15: al nuovo sindaco basterà una preferenza in più rispetto all’avversario. Si profila una battaglia all’ultimo voto, condizionata dall’apparentamento di Battino (che al primo turno aveva conquistato il 2,18%) con Silvetti, il voto libero dei 5 Stelle (3,64%) e l’endorsement dei Verdi (1,63%) per Simonella, che però non ha avuto l’appoggio formale di Altra Idea di Città (6,11%).
 

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