Ballottaggio Ancona, la domenica degli sfidanti in attesa del verdetto: Silvetti, maratona Netflix. Simonella, pranzo al mare

Ida Simonella e Daniele Silvetti, i due sfidanti per la guida del comune di Ancona
Ida Simonella e Daniele Silvetti, i due sfidanti per la guida del comune di Ancona
di Antonio Pio Guerra
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Lunedì 29 Maggio 2023, 02:15 - Ultimo aggiornamento: 15:24

ANCONA - In pieno relax, tra l’affetto della famiglia e il sostegno di amici ed elettori. È trascorsa così la domenica del ballottaggio di Ida Simonella e Daniele Silvetti. Ma la catarsi dallo stress dei due candidati alla fascia tricolore era già iniziata qualche ora prima. «Sabato è stata la prima giornata senza impegni e scadenze in cinque mesi» ha raccontato Silvetti, andato a dormire dopo aver consumato una cena tipica indiana. Sogni tranquilli anche per la candidata dem: «Ho dormito e non mi pareva vero».

Quindi il risveglio e subito un’occhiata al cellulare. «La prima telefonata? L’ho ricevuta dall’onorevole Battistoni mentre stavo rispondendo ai messaggi degli elettori che mi volevano augurare in bocca al lupo» è il racconto dell’esponente di centrodestra. «La prima cosa che ho fatto? Sono andata a camminare al porto ed erano settimane che non lo facevo» ha confidato Simonella.


L’itinerario


La sua passeggiata si è spinta sino alla Lanterna Rossa, quindi il ritorno a piedi per essere al seggio delle Faiani, in via Oberdan, intorno alle 10.

A quell’ora, invece, Silvetti assisteva con la famiglia alla messa della parrocchia del Sacro Cuore di Ponterosso, in piazza Salvo d’Acquisto. Lo stesso aveva fatto la domenica della prima tornata elettorale. Quindi un caffè in centro e verso mezzogiorno il voto alla Montessori di via Podgora, accompagnato dalla moglie e da una delle due figlie. Poco prima al seggio c’erano andati i genitori del candidato, Gabriella e Umberto Silvetti. «Ho incontrato un amico d’infanzia che non vedevo da quindici anni. Mi sono venuti in mente tanti ricordi di quando facevo politica da ragazzino» ha confessato l’aspirante sindaco. Per entrambi i candidati non è mancato il rituale bagno di folla tra i sostenitori. Fuori dall’aula del seggio selfie e saluti per Silvetti, strette di mano e incoraggiamenti per Simonella. 


Il pranzo


Quindi il pranzo. Simonella si è concessa un pasto vista mare al Passetto, al ristorante L’Ascensore, in compagnia del marito e di alcuni amici. «I miei figli sono fuori, uno all’università a Bologna e l’altro che fa il quarto anno di liceo negli Stati Uniti». Più raccolto il banchetto di Silvetti, che ha scelto il tavolo di casa e la compagnia di moglie e figlie. «Mi hanno sicuramente visto molto più presente. Anche a tavola capitava nelle ultime settimane che ci fossi fisicamente ma con la testa altrove». Ed è dopo il banchetto di mezzogiorno che le strade dei due contendenti si sono divise. Una passeggiata al mercatino dell’antiquariato e poi una bella maratona su Netflix: questo il programma del candidato di centrodestra. «Ho visto Esterno Notte di Marco Bellocchio. Volevo farlo da tempo, è davvero straordinario» ha rivelato. Trecento minuti di girato per il film sul rapimento di Aldo Moro, vincitore di 4 David di Donatello. Il piano di Simonella: un aperitivo con i suoi affetti e un giro al Mercato delle Erbe, dove ieri c’era la conclusione del festival Branchie. Poi il tramonto, la cena ed ecco l’ora di andare a dormire in quella che sarà stata, per loro, la notte più lunga. Non prima, però, di fare l’ultima telefonata. «Ai miei genitori» quella di Silvetti. «Ai miei figli» quella di Simonella. Ma non è finita. Oggi è un giorno importante. Alle 15 anche l’ultima scheda cadrà nell’urna e verrà scritto il finale di un percorso elettorale durato mesi, fatto di incontri ma soprattutto scontri al vetriolo. 


Il rush finale


Dove saranno i due candidati quando le urne saranno chiuse e inizierà il conteggio delle schede degli elettori? Silvetti con il suo gruppo nella sede di piazza Pertini, Simonella con la famiglia a casa e poi nel suo quartier generale, in via Leopardi. Oggi Ancona avrà il suo nuovo sindaco. Indipendentemente da quale sarà l’esito del ballottaggio, cosa resterà alle due aspiranti fasce tricolore di questa lunga cavalcata? «È stata l’esperienza più alta ed emozionante della mia lunga stagione politica» dice Silvetti. «La campagna elettorale è un viaggio che ti arricchisce, che ti fa vivere e a volte crollare» replica Simonella. L’attesa è agli sgoccioli: ormai ci siamo.
 

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