La falesia cede, Portonovo si sgretola: nuovi crolli nel tratto a rischio frana

La falesia cede, Portonovo si sgretola: nuovi crolli nel tratto a rischio frana
La falesia cede, Portonovo si sgretola: nuovi crolli nel tratto a rischio frana
di Roberto Senigalliesi
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Lunedì 30 Maggio 2022, 03:15 - Ultimo aggiornamento: 31 Maggio, 08:39

ANCONA -  La falesia frana, Portonovo si sbriciola. Per fortuna, causa tempo cattivo, sulla spiaggia non c’era nessuno e non ci sono stati danni alle persone. Si è verificato un piccolo smottamento dal costone compreso fra Il Clandestino e il casotto utilizzato una volta dai mutilatini, in una striscia di spiaggia che da anni è transennata proprio per avvertire del pericolo i bagnanti che la frequentano.


Una spiaggia libera, sempre piena di gente, dove da tempo si verificano questi cedimenti.

E’ uno dei segnali dell’estrema friabilità della falesia del Conero che tra Portonovo e il Trave genera molto spesso situazioni di pericolo. Magari non è il caso del tratto descritto in precedenza, visto che il costone non è molto elevato e la pendenza è minima, ma anche in questo luogo il pericolo è concreto, soprattutto quando c’è un grande afflusso ed i bagnanti si spingono fino alla zona delimitate dalle transenne, compreso il tratto poco distante, tra la torre e Il Clandestino, dove sono presenti i segnali di avvertimento.

Un altro punto a rischio, questa volta interdetto alla balneazione, anche se in molti lo frequentano in barba ai divieti, è quello sotto le terrazze, poco prima del capanno del pescatore e del rimessaggio barche. In questa zona il costone è molto più elevato e i crolli sono ancora maggiori, soprattutto nel periodo invernale quando il mare arriva a scavare sotto il piede della collinetta. Una zona, quella delle terrazze, molto bella e frequentata d’estate, che ogni anno fa registrare smottamenti più o meno grandi che andrebbero monitorati per la loro pericolosità.

Altra zona pericolosa, oltre a quella dopo la chiesa di Santa Maria verso lo scoglio della Vela dove è piazzato un divieto di accesso completamente trascurato, è quella nella punta nord della spiaggia libera Ramona. Che, nonostante i divieti, è sempre piena di gente, con un pericolo maggiore visto che si trova ai piedi del monte. 


E poi c’è il Trave, costantemente a rischio frane. Anche in questo caso, nonostante i divieti, molti bagnanti si fermano a prendere il sole, addirittura qualcuno frequenta la zona per fare i fanghi, incurante dei rischi crolli. La cronaca degli ultimi anni è emblematica. Diverse volte si è sfiorata la tragedia, ma puntualmente ogni anno la storia si ripete. Dimenticando, appunto, che la falesia è molto fragile e che Portonovo e Mezzavalle si sono formate, migliaia di anni fa, da una grossa frana scesa dal monte. 

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