Perdonati dal giudice grazie al volontariato, reato estinto per due baby bulli: il terzo invece verrà processato

Polizia in campo contro le baby gang del centro
Polizia in campo contro le baby gang del centro
di Stefano Rispoli
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Mercoledì 23 Giugno 2021, 07:25

ANCONA - Due sono stati perdonati, ma il terzo no. «Ho trovato lavoro fuori città, non potevo continuare a fare volontariato». La giustificazione non è bastata: finirà a processo uno dei componenti della baby gang di piazza Roma che nell’estate del 2016 seminò paura e danni in centro, costringendo la questura a mettere in campo le forze speciali della polizia per fermare le scorribande, tra rapine, risse e giovani taglieggiati. 

 
Il ragazzo romeno, allora sedicenne, dovrà sostenere il processo: rischia il carcere se verrà riconosciuto colpevole delle due rapine a cui avrebbe partecipato la sera del 2 luglio 2016 quando, insieme ad altri 7 amici (tre dei quali già maggiorenni all’epoca dei fatti), chi armati di tirapugni, chi di coltelli, costrinsero 4 adolescenti a consegnare cellulare e portafogli.

Li abbordarono con una scusa in due fasi diverse. Uno di loro fu trascinato sulle scalinate di via Zappata per essere minacciato e derubato, gli altri tre furono condotti dagli spacconi in corso Mazzini e poi in via della Pescheria per essere circondati, picchiati e rapinati.

Il giovane, di famiglia romena ma residente ad Ancona, tramite il suo avvocato aveva chiesto e ottenuto la messa alla prova per 18 mesi, istituto giuridico che dà la possibilità di estinguere un reato, evitando il carcere, attraverso un percorso di riabilitazione. Sostiene di essere stato costretto ad interrompere il percorso nel momento in cui ha trovato lavoro fuori città: giustificazione che non gli risparmierà il processo. 


Sono stati invece “perdonati” gli altri due bulli, suoi ex compagni di scorribande, un albanese e un romeno, uno dei quali difeso dall’avvocato Roberta Di Martino. Hanno infatti completato il percorso di volontariato e hanno superato il periodo di messa alla prova di 18 mesi, per cui il reato è stato estinto dal giudice del Tribunale dei minori, che ieri ha accolto la richiesta del pm di non luogo a procedere. Decisamente peggio è andata ad altri due ex minorenni della baby gang del centro, un serbo e un sudamericano, oggi 21enni: entrambi sono stati già processati e condannati, il primo a 4 anni di reclusione per le rapine commesse nel luglio 2016 e per un’estorsione ai danni di un giovane, al quale avrebbe rubato il cellulare per riconsegnarglielo in cambio di 100 euro. 

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