ANCONA - Niente messa alla prova, almeno per ora. Dovranno affrontare il processo i tre ragazzi – minorenni all’epoca dei fatti - accusati di aver aggredito e minacciato alcuni loro coetanei tra agosto e settembre 2019, anche nel corso della Notte Bianca del centro, quando era stata presa di mira una coppietta.
Il giudice del Tribunale dei Minori Laura Seveso ha infatti rinviato a giudizio il gruppetto di bulletti, tutti domiciliati nel capoluogo dorico e individuati dopo le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Ancona. La prima udienza è stata fissata per il 2 dicembre. Alla sbarra, un 16enne, un 18enne e un 19enne. Diversi i reati contestati a vario titolo: lesioni aggravate, minacce e percosse.
Nel corso dell’udienza preliminare, tenutasi con il video-collegamento tra le parti, il giudice non ha ritenuto opportuno varare la messa alla prova chiesta dal difensore. Ciò non toglie che l’istanza – di solito caratterizzata da un percorso di recupero - possa essere reiterata in una fase successiva. Quattro le vittime conteggiate dalla procura, all’epoca dei fatti tutte minorenni. La contestazione di un solo episodio è attribuita a tutti e tre gli imputati. Si tratta dell’aggressione avvenuta nel corso della Notte Bianca dell’8 settembre del 2019 a scapito di due fidanzatini che passeggiavano per il porto, affollatissimo dopo la fine del concerto dei Subsonica nella parte più antica dello scalo. Stando a quanto contestato, il terzetto si sarebbe accanito contro la coppia avvalendosi di un maggiorenne: lui, oggi 18enne, aveva riportato la frattura di una costola, giudicata guaribile in trenta giorni, dopo essere stato colpito con calci e pugni.
Lei – coetanea del fidanzato – era caduta malamente nel bel mezzo del parapiglia, facendosi male a un ginocchio (cinque giorni di malattia).