Colpo in centro, baby rom in fuga con l’oro. Due ragazze e il complice presi dopo il furto. La provocazione: «Lasciateci rubare»

Una pattuglia della polizia impegnata nei controlli in centro ad Ancona
Una pattuglia della polizia impegnata nei controlli in centro ad Ancona
di Stefano Rispoli
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Martedì 14 Luglio 2020, 04:10 - Ultimo aggiornamento: 15 Luglio, 08:39
ANCONA - Giovanissimi e sfrontati, al punto di farsi beffe delle forze dell’ordine e, in generale, dello Stato italiano. «Lasciateci rubare» cantavano nell’auto della polizia, sulla falsariga del brano di Toto Cutugno conosciuto in tutto il mondo, mentre le due ragazzine rom venivano portate in questura insieme a un loro complice. Gli sberleffi dopo le accuse: «Sono incinta, non ti avvicinare!», urlava una. «Io non ho fatto niente, tu non hai il diritto di toccarmi», gridava l’altro. 

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Il provvedimento
Un caos in pieno centro, sotto lo sguardo scioccato degli anconetani che tornavano dal mare. Il bello (anzi, il brutto) è che in mancanza di flagranza di reato, per i tre baby ladri non è scattato neppure l’arresto: sono stati solo denunciati. Non una punizione esemplare per chi, pur giovanissimo, ha già una sfilza di furti nel curriculum e si è fatto un’idea ben precisa della legge italiana, molto più clemente che all’estero nei confronti dei malviventi. Tanto più che i ladruncoli, acciuffati nel tardo pomeriggio di domenica dalle Volanti, non hanno neppure una dimora fissa. Della serie: quanto tempo passerà prima che ritorneranno a rubare? Certo stavolta gli è andata male perché è dai piccoli particolari che si vede la bravura dei poliziotti della questura dorica: è bastata una descrizione minuziosa della refurtiva fornita dalla proprietaria dell’appartamento svaligiato in corso Amendola per consentire agli agenti di rintracciare gli autori del blitz. Avevano fatto irruzione in casa domenica pomeriggio, quando la vittima era ancora in spiaggia, dopo aver forzato la serratura della porta d’ingresso con un cacciavite. Hanno rovistato dappertutto, mettendo sotto sopra l’abitazione: armadi, cassetti, scatole. 

Il bottino
Alla fine si sono portati via dei monili d’oro nascosti in una borsa e una busta di colore verde in cui hanno infilato alcuni profumi e, chissà per quale ragione, dei peluche. Quel dettaglio non è passato inosservato ai poliziotti che si sono messi a perlustrare le vie del centro a caccia dei furfanti. In corso Garibaldi hanno notato i tre giovani che camminavano a passo spedito verso il porto: uno di loro reggeva proprio quella busta verde. Quando sono stati fermati, i baby ladri hanno generato il caos: «Non toccateci» urlavano. Una delle ragazze sosteneva di essere in dolce attesa. Ma una volta caricate nelle auto, le due rom sono passate dalla sceneggiata all’ironia e si sono messe a canticchiare la canzone “L’Italiano” di Cutugno, riadattata per l’occasione. 

La perquisizione
Una volta portati in caserma, i tre topi d’appartamento sono stati perquisiti: oltre alla refurtiva, restituita alla proprietaria, sono stati trovati in possesso di due cacciaviti. Inoltre, hanno fornito motivi contrastanti sulla loro presenza in città: per questo sono stati denunciati. L’operazione si inserisce nell’ambito del progetto Mitì 4 per la prevenzione a 360 gradi garantita via terra e via mare dalla polizia, anche con le moto d’acqua. 
 
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