Agguato al figlio della mamma coraggio: il baby rapinatore a giudizio immediato

Agguato al figlio della mamma coraggio: il baby rapinatore a giudizio immediato
Agguato al figlio della mamma coraggio: il baby rapinatore a giudizio immediato
di Federica Serfilippi
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Giovedì 24 Marzo 2022, 07:35

ANCONA - Giudizio immediato per il 17enne di origine nigeriana arrestato lo scorso 11 febbraio dai carabinieri con l’accusa di aver rapinato un coetaneo nei bagni pubblici di piazza Roma. Il processo è stato fissato il 5 maggio. La richiesta di giudizio immediato è stata avanzata dalla procuratrice minorile Giovanna Lebboroni: una “formula” che di fatto sorpassa la fase dell’udienza preliminare e che viene chiesta quando il quadro probatorio è chiaro tanto da portare l’imputato direttamente in aula per essere giudicato. Il difensore del 17enne, l’avvocato Aldo Sichetti, sta valutando di chiedere l’ammissione alla messa alla prova o il rito abbreviato. 

La detenzione

Dal giorno dell’arresto, il ragazzo – che abita ad Ancona con la famiglia – si trova in un istituto penitenziario minorile della Puglia. Durante l’interrogatorio di garanzia dinnanzi al gip aveva chiesto scusa per l’episodio di violenza. «Quando il ragazzo è uscito dal bagno di piazza Roma me lo sono ritrovato davanti. Volevo fare il “grosso”, me la sono presa con il primo che capitava, non ce l’avevo certo con lui» aveva detto il 17enne, sottolineando il periodo poco felice passato in quel momento della sua vita per delicate vicende familiari. La vittima, figlio della mamma coraggio, era già stata picchiata due volte da altri ragazzi, ed era finita al pronto soccorso con cinque giorni di prognosi. 
L’aggressione risale allo scorso 24 settembre, quando il 17enne preso di mira aveva raggiunto il centro con alcuni amici per pranzare insieme dopo la scuola.

Poco prima delle 14, si era recato ai bagni di piazza Roma. È mentre stava uscendo che sarebbe stato agganciato dal 17enne arrestato. La vittima, che portava sulle spalle uno zaino, sarebbe stata strattonata, presa per il collo e tramortita con un calcio allo stomaco. Dimenandosi, il ragazzo aggredito era riuscito a fuggire dopo aver abbandonato lo zaino che l’aggressore, secondo quando denunciato, gli stava tirando via dalle spalle. La vittima si era rifugiata in un negozio, ritrovando poi a poca distanza dalla rapina lo zaino da cui era sparito il portafoglio, contenente 16 euro. Sul posto erano arrivati i soccorritori del 118 e i carabinieri che, fin da subito, hanno avviato le indagini. I punti di svolta: l’audizione di alcuni testimoni, presenti in piazza Roma quel giorno e a cui non era sfuggita la scena della corsa forsennata della vittima per cercare un riparo; e la visione delle telecamere di videosorveglianza. Dai due canali, i militari della stazione di via Piave erano riusciti a stringere il cerchio attorno al 17enne. 

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