ANCONA Per due volte le avrebbe chiesto una prestazione sessuale, dopo aver richiamato la sua attenzione sporgendosi dal finestrino dell’auto. Avrebbe pure fatto inversione per seguirla per un tratto di strada, fino a che la ragazza, spaventata, è scappata via lungo un sentiero nel quale si sarebbe anche ferita, passando tra i rovi.
Le accuse
L’accusa era pesantissima: tentata violenza sessuale.
Erano intervenuti i carabinieri
Sul posto erano arrivati i carabinieri, a cui la vittima aveva fornito una descrizione del molestatore, poi effettivamente riconosciuto in foto. A seguito della denuncia, era scattato il rinvio a giudizio per il 66enne, ma solo dopo che l’ex pg Sottani si era opposto a una prima richiesta di archiviazione da parte della procura ordinaria. La ragazza, in udienza, aveva ricordato l’episodio da cui sostiene di essere rimasta traumatizzata: l’auto che accosta, il finestrino che si abbassa, la proposta hard, l’inseguimento e la fuga. I giudici non hanno ravvisato gli estremi per una tentata violenza sessuale, ma hanno condannato comunque l’imputato a 3 mesi di reclusione e a un risarcimento, in via equitativa, di 2mila euro alla vittima che, costituendosi parte civile, ne aveva chiesti 30mila.
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