ANCONA - Era in attesa del passaggio dell’autobus quando, alle sue spalle, ha sentito dei rumori provenire da un canneto che si trova in un terrapieno a tre metri d’altezza rispetto al piano della strada. Convinta che si trattasse di un gatto, o di un cane di media taglia, la donna, una sessantenne, si è avvicinata ma là dietro c’era una famiglia di cinghiali. Il fatto è avvenuto martedì sera, verso le 20, in via Rodi nei pressi del civico 18.
Il verde
Il canneto in questione è quello che si trova alle spalle della fermata della Conerobus, a pochi metri dalla rete che segna il confine con l’area della Marina Militare.
Gli esemplari
A fare questo incontro ravvicinato in via Rodi, martedì, è stata una residente della zona che ha poi deciso di raggiungere il centro direttamente a piedi onde evitarne altri. Una cosa è certa questi animali dall’inizio della settimana hanno trovato il modo di passare il loro tempo dalle parti di Borgo Rodi dove girano indisturbati. La riprova è che sempre nella serata di martedì, questa volta attorno alla mezzanotte, sono stati visti passeggiare, per nulla intimoriti, lungo la stessa via Rodi in direzione largo Aristodemo Maniera. Era un branco composto da alcuni esemplari adulti e da cuccioli dal tipico mantello color cappuccino. Cinghiali che, sempre nei giorni scorsi, sono stati avvistati all’angolo tra largo Aristodemo Maniera e via Angelini. La presenza di questi animali, che molto probabilmente sono gli stessi che fanno capolino in via Marini, sta creando un certo allarmismo tra i residenti della zona di Borgo Rodi anche per il fatto che da questi parti i parchi non mancano e le famiglie con bambini al seguito sono praticamente di casa. A rendere la situazione quanto mai pericolosa è anche il fatto che questo gruppo di cinghiali si sposta nella zona del Pincio con dei cuccioli al seguito, sempre guardati a vista dalla madre. Sono animali, quindi, che possono diventare pericolosi nel momento in cui si sentono attaccati, quando non hanno una via di fuga e si dimostrano particolarmente protettivi nei confronti della propria prole.
Le norme
Un problema quello dei cinghiali che risulta essere di competenza della Regione e della Provincia non certo della Polizia Municipale ma la gestione di questi animali in ambiente urbano mette in risalto un vuoto normativo su come affrontare l’intera vicenda.
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