Area Marina Protetta, il comitato all'attacco: «Il Comune temporeggia apposta, fateci fare il referendum»

La riunione del comitato per l'Area Marina Protetta
La riunione del comitato per l'Area Marina Protetta
di Roberto Senigalliesi
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Domenica 8 Agosto 2021, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 06:30

ANCONA - Un grave attacco alla democrazia diretta. Calpestando regolamenti comunali ed il diritto del cittadino a potersi esprimere su un argomento che lo tocca da vicino. Questo il senso delle affermazioni lanciate ieri mattina dai referenti del Comitato per l’Area Marina del Conero che hanno rivolto accuse alla gestione di uno strumento popolare come il referendum


Lamentano che ad 80 giorni dalla presentazione del quesito ancora non si sa nulla sulla sua ammissibilità, quando il regolamento comunale stabilisce che in 15 giorni si debba avere una risposta.

«Il sindaco Mancinelli - tuona Andrea Fantini, componente del Comitato intervenuto assieme al presidente Roberto Picciafuoco e a Riccardo Picciafuoco, vice presidente del Parco del Conero e rappresentante di diverse sigle ambientaliste-non è stata sincera in merito all’Area Marina Protetta. Prima, nel 2013, quando l’ha messa tra le cose da fare nel suo programma elettorale, poi quando ha detto, qualche giorno fa, che non vuole boicottare il referendum consultivo da noi proposto. Ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti». 


Continua Fantini: «La Commissione consiliare, che deve decidere sull’ammissibilità del referendum, si è insediata solo ai primi di giugno e dopo più di due mesi deve ancora esprimersi pur avendo presentato due memorie scritte».

Ancora: «L’Amministrazione usa la tattica dell’attesa per fare in modo che poi il Comitato abbia difficoltà a raccogliere le firme necessarie, almeno 4.300, passata l’estate.

Ne fa testo il parere del Segretario Comunale che ha fornito due risposte, la prima favorevole e la seconda che rimanda alla possibilità di cambiare il testo del quesito, adducendo una presunta non competenza del Comune sulla materia. Argomento che smontiamo in toto, in base all’articolo 77 dello regolamento comunale. Abbiamo anche dato la possibilità di integrare il testo ma rendendolo sempre chiaro, semplice, sintetico ed univoco».

L’Amministrazione comunale, conclude Fantini: «attua la politica del rimando, lo dimostra il fatto che la Regione ed il Ministero competente aspettano una risposta da ottobre 2020». L’architetto Riccardo Picciafuoco incalza: «Parliamo di cosa l’area marina protetta dovrebbe proteggere. Dell’Amp del Conero si parla da oltre 40 anni perché la situazione del nostro mare è drammatica in termini di conservazione e biodiversità».


Aggiunge Picciafuoco: «Le nostre acque hanno perso la loro qualità ed i frutti caratteristici, i molluschi che si vogliono ancora pescare indiscriminatamente e con le vongolare che arano il fondo del mare, non hanno più le condizioni per crescere. Non proteggere la nostra costa porterebbe ad un danno incalcolabile per il futuro, soprattutto in termini di turismo ecologico». 

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