Sprint dei maxi cantieri, i nuovi Archi pronti già a dicembre: «Entro il 2023 completate tutte le altre opere»

Lavori in corso ai portici degli Archi
Lavori in corso ai portici degli Archi
di Stefano Rispoli - Massimiliano Petrilli
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Mercoledì 26 Maggio 2021, 05:50

ANCONA - Il “Futuro in corso” diventerà presente nel 2023. Due anni per trasformare i progetti in realtà e ridare lustro agli Archi e all’ingresso nord della città. «I cantieri marciano nel rispetto dei tempi, dal momento che non si sono verificate situazioni anomale o contestazioni da parte delle ditte: entro il 2023 verranno conclusi tutti», garantisce l’assessore ai Lavori pubblici Paolo Manarini. Ma nel risiko delle maxi opere l’intoppo è sempre dietro l’angolo.

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E allora eccolo il primo stop: durante le demolizioni dell’ex Centro H a Borgo Pio, la Picone Costruzione di Terni, incaricata dall’Erap di realizzare l’Aud-Social Lab da 2,6 milioni (struttura su due piani pensata per ospitare un centro integrato per servizi sociali ed educativi, una palestra e delle unità abitative per categorie svantaggiate) si è dovuta fermare per il rinvenimento di rifiuti speciali da trattare con accortezza e inviare in Veneto per il corretto smaltimento. Si tratta della seconda frenata, dopo i due mesi di sospensione per le operazioni di bonifica bellica da parte del Genio militare. 


Non dovrebbe essere comunque a rischio il rispetto della scadenza del 3 marzo 2022, anzi: dei 6 cantieri da cui uscirà una nuova Ancona, il Social Lab - partito a settembre - figura tra i più celeri. In pole, tuttavia, resta la riqualificazione di piazza del Crocifisso, che verrà rifatta da capo a piedi dalla Samoa di Salerno con per 800mila euro. La pavimentazione è stata demolita, gli arredi rimossi: se tutto procederà per il verso giusto, la piazza, destinata a riproporsi come luogo di aggregazione per il quartiere, spazio solidale e per iniziative, circondata da alberi di ciliegio e un’illuminazione più potente, sarà pronta già entro il dicembre di quest’anno. E a dicembre dovrebbero concludersi anche i lavori su via XXIX Settembre, da parte del raggruppamento temporaneo di imprese Costruzioni Future-Co.Pro.La per 1.060.000 euro. «Gli operai hanno smontato i primi 100 metri della balaustra che andrà sostituita - spiega l’ingegner Manarini -.

Il cantiere si dovrà poi coordinare con i lavori per la nuova illuminazione del Waterfront, per questo nell’area della statua di Traiano verranno montati i nuovi pali, mentre l’impresa edile si sposterà nell’area di Porta Pia. In conclusione verrà realizzata la parte centrale del boulevard», contraddistinto da 5 balconi con vista porto, nuove panchine e tanto verde. 


Procede spedita anche la riqualificazione degli Archi (2 milioni), affidata alla Saico di Roma. «Tra una decina di giorni dovrebbero essere completati i lavori del secondo immobile - puntualizza Manarini -. In quel palazzo parte dei condomini hanno deciso di rinunciare all’intervento del Comune per effettuare la ristrutturazione sfruttando il bonus 110%». Presto il cantiere si sposterà sulla scuola Leonardo Da Vinci, che verrà ingabbiata per alcune settimane. «Sulla parte opposta di via Marconi, stanno proseguendo gli interventi per il nuovo marciapiede».

Per l’aprile 2022 gli Archi, dunque, dovrebbero risplendere in tutta la loro antica bellezza. Procede secondo programma la riqualificazione dell’ex Verrocchio, alla Palombella, dove il Consorzio Stabile Rennova ha demolito i vecchi edifici e si è concentrato sulle opere di fondazione della futura autostazione (la vedremo nascere nel giugno 2023), snodo della nuova mobilità green studiata da Comune e Conerobus: un intervento da 3,6 milioni a cui si aggiungono lavori da 650mila euro affidati a marzo all’impresa laziale Morelli Giorgio Srl per potenziare la rete elettrica, completando l’attuale anello filoviario. 


Tempi più lunghi, invece, per la costruzione del maxi condominio da 4,9 milioni di via Marchetti, con il restyling delle 22 palazzine e delle aree esterne, il cui bando è in corso di definizione, e per l’ex birrificio Dreher alla Palombella (2,3 milioni): qui il cantiere ha subito un lungo stop per il ritrovamento dei resti di una fornace ottocentesca. «Il progetto esecutivo dovrebbe essere pronto entro luglio - annuncia Manarini -, poi si passerà alla gara d’appalto. Per fortuna abbiamo effettuato prima le demolizioni con un appalto separato, altrimenti avremmo potuto incontrare delle difficoltà legate a un’importante variante». 

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