ANCONA - Una sagoma nel buio, quella di uno straniero a petto nudo che urlava: «Apri, apri!». Una raffica di calci contro la portiera dell’auto. Poi un destro in pieno volto che ha mandato all’ospedale un pensionato. Quindi la fuga a piedi. La strada come un ring, teatro di un’aggressione violenta, inquietante, senza un perché.
La vigilia di Natale si è macchiata di sangue in via Torresi. Alle 9 della sera, in un Piano deserto per il lockdown e per l’imminente coprifuoco, un nonnino anconetano di 82 anni è stato preso a cazzotti mentre tornava a casa dopo essere andato a trovare la figlia.Si era fermato al semaforo, aspettava che scattasse il verde. All’improvviso, uno sconosciuto, seminudo, è sbucato fuori dal nulla e l’ha colpito in pieno viso.
L’anziano, tramortito, è rimasto in auto, col volto insanguinato, fino a che un passante non l’ha soccorso e ha chiamato il 118.
I familiari hanno sporto denuncia ai carabinieri che ora passeranno al setaccio tutte le telecamere della zona nella speranza di risalire al misterioso aggressore. Sarebbe uno straniero e, secondo i ricordi comprensibilmente confusi della vittima, sotto choc per l’accaduto, passeggiava a torso nudo. Nessuna lite, nessuno screzio: l’anziano automobilista sarebbe stato picchiato senza motivo mentre era fermo al semaforo da quell’energumeno che ha preso a calci la portiera e ha scambiato il conducente per un punching ball, prendendolo a cazzotti prima di scappare.
L’episodio riporta alla mente un’altra aggressione, avvenuta sempre al Piano lo scorso 6 ottobre, quando due giovani pestarono un 55enne fermo al semaforo all’incrocio tra via Giordano Bruno e via Scrima. Scapparono a bordo di un’Audi scura. Le indagini sono ancora in corso.