“Ricomincio da Due”, la sfida della chef Antonietta Bonino in via della Loggia ad Ancona

“Ricomincio da Due”, la sfida della chef Antonietta Bonino in via della Loggia ad Ancona
“Ricomincio da Due”, la sfida della chef Antonietta Bonino in via della Loggia ad Ancona
di Michele Rocchetti
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Domenica 5 Marzo 2023, 06:10 - Ultimo aggiornamento: 13:43

ANCONA - La strada dei sapori. Lo era. Continuerà ad esserlo. E secondo gli operatori potrebbe diventarlo ancora di più se fosse resa pedonale. In via della Loggia per un ristorante che chiude ce n’è un altro che apre. In particolare tra qualche giorno tenetevi pronti a salutare la Taverna Pizzeria Loggia XV e a dare il benvenuto a Ricomincio da due. La data prescelta, anche se non c’è ancora l’ufficialità, è quella dell’8 marzo. Una data simbolica. Perché a ricominciare è Antonietta Bonino, una donna che a 57 anni ha deciso di rimettersi per l’ennesima volta in gioco: «A tutte le donne dico che non c’è età per ripartire, basta avere lo spirito giusto». 


L’esperienza


E Antonietta, oltre allo spirito, ha anche esperienza da vendere. È infatti figlia di Enrica Massa, storica ristoratrice scomparsa un anno fa, a fianco della quale ha lavorato per tanti anni alla Rosa dei venti. Poi è arrivata l’avventura come cuoca proprio alla Loggia XV, che ora ha deciso di rilevare mantenendo tutto lo staff. Uno staff quasi completamente al femminile, tra cui figura anche la figlia minore Lucrezia. La maggiore, Michela, si occuperà invece della parte amministrativa e dell’organizzazione di eventi. «Faremo serate a tema, musica dal vivo, karaoke e mercoledì universitari» fa sapere Bonino. 


Il menù


Per quanto riguarda il cibo, la titolare specifica che si tratterà prevalentemente di una cucina di terra, anche se sarà comunque possibile mangiare pesce su ordinazione, con un’attenzione particolare per le verdure, che saranno sempre di stagione.

E poi la pizza, per la quale la Rosa dei venti era famosa. Sul fatto di continuare l’avventura proprio lì, dov’era momentaneamente terminata, nessun dubbio: «Il locale si trova in una posizione strategica. Qui vicino abbiamo il porto, il Teatro delle Muse e piazza del Papa, quindi una clientela potenziale fatta di turisti, spettatori e ragazzi. In più, insieme agli altri bar e ristoranti della via, potremmo dare vita ad un nuovo distretto del food, restituendo vivacità alla zona». In quest’ottica, certo, aiuterebbe se finalmente l’amministrazione comunale si decidesse ad attivare i semafori istituendo il senso unico. «Uscire dai negozi e dai ristoranti con le macchine che sfrecciano su e giù è diventato un problema. Senza contare, poi, che tante volte si creano degli ingorghi». 


Il passaggio


Ma per Bonino ancora meglio sarebbe l’istituzione di una zona pedonale. «Non tanto per mettere i tavoli fuori, come vorrebbero fare gli altri locali della via, ma perché con la pedonale si crea passeggio. E uno che passa qui davanti rilassato, senza dove far continuamente attenzione alle macchine, può più facilmente fermarsi a guardare il menù e decidere di entrare. Inoltre non penso che, dovendo parcheggiare più lontano a causa della pedonale, la gente sarebbe disincentivata a venire. Se ritengono che valga la pena andare in un certo posto, le persone non si fanno di questi problemi».

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