«Nonno, paga o vado in carcere». È una trappola, il finto nipote lo convince a consegnare oro e soldi: anziano beffato

I carabinieri indagano sul raggiro
I carabinieri indagano sul raggiro
di Stefano Rispoli
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Mercoledì 20 Luglio 2022, 01:45 - Ultimo aggiornamento: 15:23

ANCONA  - Le ha messo in mano tutti i suoi risparmi e anche i ricordi di una vita: fedi nuziali, catenine d’oro, gioielli. Si è fidato ciecamente di quella ragazza dal viso apparentemente pulito, sedicente amica del nipote. Che nipote non era: al telefono c’era un’altra persona, un farabutto che ha approfittato dell’ingenuità dell’anziano, un novantenne anconetano, per spedirgli a casa una complice a ritirare soldi e preziosi, come fosse un bancomat da prosciugare. Il nonnino è caduto nel tranello.

Se n’è reso conto solo la sera, a distanza di diverse ore dalla visita ricevuta, quando ha vinto il senso di vergogna che abitualmente attanaglia le vittime e si è confidato con i parenti. I quali, subito, hanno chiamato il numero unico d’emergenza 112. Erano quasi le 11 di sera. Chissà che fine hanno fatto, nel frattempo, i malfattori.  Il raggiro è stato consumato lunedì in via Corinaldo. All’ora di pranzo il novantenne ha ricevuto una chiamata al numero fisso. «Pronto nonno, sono tuo nipote! Sono nei guai, ho bisogno di soldi altrimenti il giudice mi manda in galera!». Più o meno è questo il contenuto della conversazione. L’anziano ha cominciato a balbettare e a tremare dalla paura. Davvero pensava che all’altro capo del telefono ci fosse il nipote. Non ricorda con quale scusa l’impostore l’abbia beffato, se ha parlato di un incidente o di guai con la giustizia. L’unica cosa che sa con certezza è che al nipote serviva denaro immediato per evitare di finire in carcere, a titolo di cauzione, istituto che nell’ordinamento giuridico italiano non esiste, ma di cui si sente spesso parlare nei film hollywoodiani.

La voce sembrava davvero quella del nipote. «Ti mando a casa un’amica, dalle tutti i soldi che hai, ti raggiunge tra poco», gli ha detto il truffatore. E lui ci ha creduto. Subito l’anziano è andato in camera da letto e ha aperto la cassaforte dove teneva tutti i risparmi, circa mille euro in contanti. Poi, sapendo che la richiesta era superiore, ha raccolto vari monili d’oro, collanine, anelli e oggetti preziosi che teneva in casa per consegnarli alla presunta amica dello pseudo-nipote. Erano i ricordi di una vita, che non ha esitato ad affidare alla sconosciuta, pensando di fare del bene al nipote. In tutto, il malloppo è stato quantificato in oltre 5mila euro. La ragazza, che si è presentata trafelata a casa della vittima, ha messo in uno zaino soldi e gioielli ed è scappata, recitando perfettamente la parte dell’amica preoccupata. Per tutto il pomeriggio l’anziano è stato in ansia, temendo che fosse successo davvero qualcosa di grave al nipote. Ma con il passare del tempo ha cominciato ad insospettirsi e a rendersi conto che forse era caduto in una trappola. In serata, ha trovato il coraggio di alzare il telefono e raccontare la brutta esperienza vissuta ad un parente, che subito l’ha raggiunto e ha avvertito il 112. In via Corinaldo, lunedì sera, sono intervenuti i carabinieri del Radiomobile per ricostruire il raggiro e raccogliere la testimonianza della vittima. Ora gli investigatori dell’Arma stanno effettuando accertamenti sull’utenza telefonica e stanno monitorando le immagini della videosorveglianza del Piano per tentare di risalire alla coppia di malfattori senza cuore. 

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