Immigrazione clandestina e terroristi jihadisti: arresti e perquisizioni nelle Marche. Indagine partita dall'attentato di Berlino del 2016

Immigrazione clandestina: arresti e perquisizioni dell'Antimafia di Ancona. Indagine partita dall'attentato di Berlino del 2016
Immigrazione clandestina: arresti e perquisizioni dell'Antimafia di Ancona. Indagine partita dall'attentato di Berlino del 2016
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Martedì 31 Gennaio 2023, 08:12 - Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 17:37

ANCONA - Immigrazione clandestina che si intreccia con il terrorismo jihadista: maxi operazione della Polizia, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona, con arresti e perquisizioni, in tutta Italia, nei confronti di esponenti di una organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina con proiezione transnazionale. L'indagine è partita dall'attentato di Berlino durante le feste natalizie del 2016, quando un attacco ad un mercatino causò 12 morti.

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Per due cittadini tunisini è stata disposta la custodia cautelare in carcere, mentre per una terza persona, sempre originaria del Paese nord africano, sono stati disposti gli arresti domiciliari.

Contestata l'associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina con l'aggravante della transnazionalità. 

Intrecci con il terrorismo

Gli indagati, secondo gli inquirenti, grazie ad una fitta rete di complicità intessuta sul territorio maceratese (in cui figurano titolari di aziende e pubblici ufficiali, con estensioni in diverse zone del territorio nazionale ed estero), avevano costituito un sodalizio criminale in grado di gestire l’approdo clandestino sulle coste siciliane di stranieri, in prevalenza nordafricani, il supporto logistico e le coperture occorrenti per ottenere la documentazione necessaria a favorire il loro trasferimento su tutta l’area Schengen.Tra gli stranieri intenzionati a raggiungere lo spazio europeo, attraverso i canali messi a disposizione dalla rete criminale, vi sarebbero anche soggetti contigui a circuiti di combattenti impegnati in teatri di jihad.

Sono state eseguite 44 perquisizioni nei confronti di 18 indagati per vari reati e di altre 26 persone, risultate contigue a vario titolo all'organizzazione criminale e tutte nelle province di Ancona, Fermo, Ferrara, Catanzaro, Modena, Macerata, Siracusa e Verona. Lo fa sapere la Questura di Macerata.

Tra i siti che hanno attiratto l'attenzione della Direzione Distrettuale Antimafia di Ancona, vi è anche un Centro di Assistenza Fiscale (Caf) nel Maceratese e un casolare nelle campagne della stessa provincia, meta abituale di stranieri giunti in Italia come clandestini.   L'operazione, denominata "Wet Shoes", è scaturita dalle indagini connesse all'attentato terroristico del 19 dicembre 2016 a Berlino dal tunisino Anis Amri. Accertamenti in corso anche sul versante finanziario.

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