ANCONA «Sono caduta, sono caduta da sola, Ana era già morta non è entrato nessuno in casa». Con un filo di voce è riuscita a sibilare solo queste parole ai soccorritori mentre veniva portata via dalla sua villetta di Brecce Bianche per essere trasferita all’ospedale di Torrette. Debilitata, disidrata e con varie contusioni al corpo, dopo quasi 24 ore passate sul pavimento della cucina, la 91enne Maria Barca ha dedicato anche un pensiero alla sua badante, la romena Ana Anca, stroncata da un malore in bagno: «Era sempre con me, non mi lasciava mai». Una volta arrivata al nosocomio, l’anziana ha ripetuto le stesse identiche frasi, anche se in maniera confusa e provata da quanto accaduto, agli investigatori della Squadra Mobile.
Le sue dichiarazioni non sono ancora state messe a verbale. La deposizione dell’anziana verrà formalizzata quando le sue condizioni di salute miglioreranno. Ma già le poche parole che è riuscita a dire, confermano il contesto ricostruito dai detective guidati dal vice questore Carlo Pinto: nessuna raina finita male, nel villino di via San Gaspare 24, ma un doppio incidente. La romena è morta per un malore e la sua assistita è caduta rovinosamente sul pavimento, rimanendoci per almeno un giorno. La tragedia poteva avere un bilancio più pesante se sabato mattina alle 8 non fosse entrato in casa della zia il nipote della signora Barca. È stato lui a trovarsi di fronte una scena drammatica.
L’anziana era distesa in posizione supina, sotto choc, tramortita e ferita. Però viva. Ana, invece, era in bagno rivolta a pancia in giù. Sotto il suo corpo, una vasta chiazza di sangue. Era dovuta alla ferita rimediata al volto dopo la caduta sul pavimento che ha fatto seguito al malore che le ha stroncato la vita. Il decesso è stato collocato tra il pomeriggio di giovedì e notte di venerdì. È comunque antecedente all’incidente capitato alla 91enne che aveva assunto Ana solamente tre mesi fa, in sostituzione della badante tornata per l’estate in Romania Sul corpo della 61enne oggi verrà eseguita l’autopsia per mano del medico legale Marco Valsecchi e su disposizione del pm che, come atto dovuto, ha aperto un fascicolo per omicidio volontario a carico di ignoti.