Ancona, l'amministratore infedele
assiste i ciechi ed evita il carcere

Amministratore condannato in tribunale
Amministratore condannato in tribunale
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Mercoledì 4 Luglio 2018, 04:55
ANCONA - Invece di salvaguardare gli interessi dei condomini che, teoricamente, avrebbe dovuto amministrare, aveva fatto leva sulla sua posizione per, dice la procura, intascarsi i soldi destinati a pagare le spese collettive delle unità immobiliari. Circa una ventina, tra il 2018 e il 2014, erano finite nel casellario del suo piano che lo avrebbe portato a intascarsi oltre 400mila euro. Questa la cifra che la procura ha contestato a un 43enne anconetano, ex dipendente di una società che si occupa della gestione di condomini in varie parti della città. L’uomo, dopo le denunce degli inquilini truffati, è finito a processo con l’accusa di appropriazione indebita. Il 43enne ha patteggiato un anno e otto mesi di reclusione. La pena è sospesa, ma subordinata allo svolgimento dell’imputato a lavori socialmente utili. Li svolgerà quotidianamente in una delle sezione dell’Unione italiana ciechi. Come parte civile si erano costituti alcuni dei palazzi presi di mira dal 43enne, tramite l’avvocato Jacopo Saccomani. Per loro però, visto il patteggiamento, non ci sarà alcun risarcimento. Si dovranno rivolgere al tribunale civile.
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