«Mi ammazzo», ma ride e balla in strada allegramente: donna condannata

«Mi ammazzo», ma ride e balla in strada allegramente: donna condannata
«Mi ammazzo», ma ride e balla in strada allegramente: donna condannata
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Martedì 12 Gennaio 2021, 06:05

ANCONA  - Chiama i carabinieri annunciando nell’immediato un gesto estremo, poi con un’altra telefonata cambia idea sull’indirizzo dove far intervenire i soccorsi. I militari, alla fine, arrivano in fretta e furia e trovano la donna, una 47enne di Genga, fuori casa, mentre rideva e ballava allegramente. «Ah, ma siete venuti veramente?». È la domanda, ironica e retorica, che avrebbe posto la donna, nel pomeriggio del 2 giugno del 2019. Non l’ha passata liscia. 


L’Arma ha deciso di denunciarla per procurato allarme.

Il tribunale dorico, nei mesi scorsi, ha emesso nei confronti della donna per l’episodio di cui si è resa protagonista un decreto penale di condanna. È stato impugnato dalla difesa, rappresentata dall’avvocato Laura Antonelli. Ieri, il responso del gup Francesca De Palma: l’imputata, in abbreviato, è stata condannata a un mese di reclusione, pena sospesa. Ma non è tutto. La donna, sempre ieri, ha dovuto affrontare un altro processo, questa volta in sede monocratica, di fronte al giudice Lamberto Giusti. A portarla a giudizio sono state una serie di denunce da parte di alcuni vicini e residenti nella zona dove vive la 47enne. Deve rispondere di minacce, molestie e danneggiamenti aggravati. Due gengarini si sono costituiti parte civile. L’istruttoria è stata aperta e il processo rinviato a marzo.

Le vittime (alcune presenti ieri) avrebbero parlato di sfregi alle auto, intimidazioni del tipo «Prima o poi ve la faccio pagare» e addirittura di lanci di urina da parte della 47enne, disoccupata e già seguita dai Servizi sociali dell’Ambito territoriale. Insomma, atteggiamenti vessatori che avrebbero, secondo le vittime, reso la loro vita insostenibile. Tutte accuse da chiarire e soprattutto da dimostrare in sede processuale. Per il mese inflitto ieri in abbreviato, la difesa della 47enne farà appello al tribunale di via Carducci. 

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