«Scendi da quella bici» e il branco si ribella. Inseguito e picchiato, 15 contro uno: caccia ai bulli in total black

Sgrida i bulli in piazza, loro si vendicano

Sull'aggressione indaga la polizia
Sull'aggressione indaga la polizia
di Stefano Rispoli
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Martedì 20 Luglio 2021, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 05:17

ANCONA - «Non sai contro chi ti sei messo, io sono siciliano, te la farò pagare», gridava in preda allalcol o a chissà cos’altro. Promessa mantenuta. Perché pochi minuti dopo, il bad boy insieme agli amici, tutti rigorosamente vestiti di nero come black bloc, hanno raggiunto la vittima mentre andava a riprendere l’auto.

Il cinquantenne anconetano s’è ritrovato con le spalle al muro, tra via Matteotti e via Cavorchie, circondato da una dozzina di bulli, decisi a vendicarsi. Sono volati spintoni, ceffoni, pugni. Una gragnuola di colpi sotto lo sguardo atterrito dei residenti che, richiamati dalle urla, si sono affacciati e hanno assistito, impotenti, alla scena da Bronx. Il 50enne è stato soccorso dal 118 e portato all’ospedale. Ieri si è dovuto presentare al matrimonio della sorella con un occhio nero e i lividi sul corpo, ma, ripensandoci, poteva andargli peggio.


Un agguato in piena regola. Le sirene delle Volanti hanno convinto la baby gang in total black a darsela a gambe. La polizia indaga sull’ennesimo episodio di violenza che ha sconquassato una tranquilla domenica sera. Si allunga la scia di aggressioni che segna la seconda estate del Covid. Sembravano essersi placati i bulletti, dopo la task force messa in campo dalla prefettura per porre un freno alla serie nera, cominciata con la fine del lockdown. E invece, ecco un nuovo pestaggio, inquietante, che acuisce l’allarme sociale e getta scompiglio nella movida. Piazza del Papa è ancora una volta teatro di scontri.

Sono le 23 di domenica.

Un cinquantenne, cliente abituale di uno dei bar della piazza, nota che in sella alla bicicletta lasciata da un suo amico appoggiata al muro, c’è un ragazzino che si diverte a fare evoluzioni davanti al gruppetto di coetanei. Si avvicina. «Ehi, molla quella bici e restituiscila», gli intima l’uomo. Il giovane, sui 15 anni, canottiera scura, ghigno da bullo di strada, gli risponde male. Sale la tensione. Il 50enne si ritrova circondato dal manipolo di ragazzini. Qualche spintone. Poi intervengono delle persone a separarli. Tra loro, l’avvocato Marcello Pierdica. «Non riesco a restare indifferente di fronte a certe scene di sopruso - racconta -. Quando ho visto quell’uomo accerchiato, sono scattato verso di lui per frappormi. Il ragazzino urlava: “Sono siciliano, te la faccio pagare”. Sicuramente era ubriaco, come anche i suoi amici. Saranno stati una decina, c’erano pure un paio di ragazze. Erano tutti vestiti di nero, t-shirt, pantaloni, scarpe. Quando la situazione si è placata, abbiamo chiamato la polizia. Pensavamo fosse tutto finito, invece abbiamo saputo che, purtroppo, c’è stato un seguito». 


Sì perché in un primo momento i baby bulli sembravano essersi tranquillizzati. In realtà, stavano meditando la vendetta. Hanno aspettato che l’uomo preso di mira si allontanasse, senza mai perderlo di vista. Attorno alla mezzanotte l’hanno seguito fino in via Matteotti, lontano dal clamore della movida. Prima che salisse in auto, l’hanno circondato, sbattuto contro il muro, insultato e picchiato, in almeno 15 contro uno perché nel frattempo sono arrivati i rinforzi. Il 50enne, sotto choc, è stato medicato dal 118, portato all’ospedale e dimesso con alcuni giorni di prognosi. Non è chiaro in quanti l’abbiano pestato, ma la polizia sta scandagliando le immagini delle telecamere per risalire agli autori dell’agguato, riusciti a scappare prima dell’arrivo delle Volanti e dei carabinieri in ausilio. Il look total black desta sospetti: tra loro potrebbero esserci anche i 4 giovani denunciati dalla Squadra Mobile per l’aggressione dello scorso 5 giugno tra piazza del Papa e piazza della Repubblica: presero a pugni 4 foggiani che festeggiavano un addio al celibato. Se così fosse, sarebbe gravissimo: tre di loro infatti dovranno già sostenere un processo per il pestaggio di una coppia di fidanzatini durante la Notte Bianca del 2019 in centro. 

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