ANCONA - In settimana nuovo vertice del comitato sulla sicurezza. Il primo nodo da sciogliere riguarda i trasporti pubblici. Infatti con l’introduzione delle ulteriori restrizioni Covid si pone il problema di chi, e come, effettuerà i controlli a bordo.
All’ordine del giorno anche il tema baby gang. L’ultimo episodio di aggressione ad un conducente di Conerobus ha esasperato il personale. Dal 6 dicembre sarà obbligatorio esibire il certificato verde a bordo dei mezzi pubblici.
Il nodo
Facile a parole. Ma chi effettuerà materialmente la verifica? Impensabile caricare di ulteriori responsabilità gli autisti. Allora i controllori. Ma non ce ne sono così tanti da poter essere dislocati su ciascun bus. Perché la flotta è composta da 240 mezzi. E se il controllo deve essere fatto su tutti gli autobus, per tutti i passeggeri, viene da sé che serviranno 240 dipendenti. Dunque si dovrà ricorrere agli steward? Probabile. Ma chi paga? Insomma, tutte le risposte potrebbero arrivare nei prossimi giorni dopo aver appreso dal governo nazionale quali saranno le linee guida da seguire. Infatti l’incontro in Prefettura dell’altra sera è servito più a mettere sul tavolo tutte le criticità che andranno a presentarsi con il nuovo decreto. Le soluzioni arriveranno, e anche in tempi brevi.
«Ma serve capire come ci si dovrà muovere - sottolinea l’assessore alla Sicurezza Stefano Foresi -, per questo la prossima riunione la faremo dopo che il Governo si sarà espresso in merito».