Addio Elvio, il simbolo degli Archi: fece barba e capelli a Bud Spencer. Se n’è andato a 91 anni lo storico parrucchiere Bartolini

Addio Elvio, il simbolo degli Archi: fece barba e capelli a Bud Spencer. Se n’è andato a 91 anni lo storico parrucchiere Bartolini
Addio Elvio, il simbolo degli Archi: fece barba e capelli a Bud Spencer. ​Se n’è andato a 91 anni lo storico parrucchiere Bartolini
di Stefano Rispoli
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Mercoledì 30 Dicembre 2020, 08:20

ANCONA  - Se n’è andato un simbolo degli Archi, un commerciante storico che ha visto evolversi il rione dei pescatori a cui era legatissimo. Non sopportava l’incuria, il degrado, ma anche la progressiva perdita d’identità di un quartiere trasformato dalla globalizzazione e da anni di abbandono. 

 
Sognava di vederlo rinascere.

E proprio adesso che sono partiti i lavori di restyling, un malore improvviso si è portato via Elvio Bartolini, il barbiere degli Archi per antonomasia. Aveva 91 anni, era in forma, a parte gli acciacchi dell’età. Lunedì pomeriggio, il fulmine a ciel sereno. «Non mi sento molto bene, portami all’ospedale», ha chiesto alla figlia. È morto poche ore dopo a Torrette. Elvio era un’istituzione. Cresciuto come garzone di bottega, aveva appreso il mestiere sin da giovanissimo. Poi si era aperto un negozio tutto suo, sotto gli Archi, ovviamente, insieme a Franco Vicini, suo socio per 17 anni. Quindi la decisione di spostarsi in via Mamiani, pur sempre nel rione che tanto amava. Dopo oltre settant’anni di onorata carriera, nel 2018 aveva deciso di godersi la meritata pensione. Ormai novantenne. Una passione travolgente, quella per il mondo della barba e dei capelli. La soddisfazione più grande? Aver rasato una volta l’attore Bud Spencer che aveva attraccato il suo yacht al porto e una mattina capitò a sorpresa nella parrucchieria di Bartolini. 


Per tutti Elvio era “Sardò”. Nutriva una passione sfegatata per il calcio, tifosissimo della Juve e dell’Anconitana che seguiva ogni domenica, in casa e in trasferta. «Scherzando mi diceva che tagliava col rasoio chiunque gli parlasse male delle sue squadre del cuore» ricorda il nipote Massimo, ex calciatore e allenatore. «La delusione più grossa gliel’ho data io quando a 17 anni ho esordito al Dorico con l’Osimana in una gara di Coppa contro l’Ancona: non sapeva chi tifare». Elvio lascia la moglie Licia, i figli Manuel e Susanna e i nipoti. I funerali si terranno oggi alle 15,30 nella parrocchia delle Grazie. 

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