Accampamenti notturni nell’ex tempio delle boutique: la Galleria Dorica è diventata l'hotel dei clochard

Accampamenti notturni nell’ex tempio delle boutique: la Galleria Dorica è diventata l'hotel dei clochard
Accampamenti notturni nell’ex tempio delle boutique: la Galleria Dorica è diventata l'hotel dei clochard
di Claudio Comirato
3 Minuti di Lettura
Martedì 1 Dicembre 2020, 07:10

ANCONA  - Cartoni usati per ripararsi dalla luce, materassi in terra. Coperte per proteggersi dal freddo. A ridosso del coprifuoco il centro si trasforma. Ecco come si presenta nelle ore notturne la Galleria Dorica, ex tempio dello shopping, emblema di un’eleganza ormai sfiorita per colpa della crisi del commercio e del degrado

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Nonostante la Galleria di notte risulti chiusa in entrambi gli accessi da un cancello, da una settimana a questa parte un gruppo di homeless provenienti dall’Europa dell’Est si è accampato proprio all’ingresso della struttura. Tra coperte, materassi e avanzi di cibo, ci sono anche due cani di piccola taglia che i clochard non esitano ad esporre nell’arco della giornata lungo corso Garibaldi, dove di solito si stendono a terra per chiedere l’elemosina, nel cuore dello shopping natalizio. Forse non sanno che un regolamento comunale vieta e punisce l’accattonaggio con animali al seguito. Eppure nei cartelli che espongono chiedono un’offerta anche per il mantenimento dei loro amici a quattro zampe. 

I clochard spesso si posizionano nei pressi dell’incrocio tra corso Garibaldi e via Castelfidardo: qui trascorrono intere giornate al freddo, dalla mattina alla sera. Una presenza notata da tante persone anche per il fatto che questi senza fissa dimora, nonostante le temperature rigide, si sdraiano in terra avvolti dalle coperte. Una situazione conosciuta anche dalle tante associazioni che seguono queste problematiche di strada e che ogni giorno si interfacciano con i servizi sociali del Comune di Ancona. Sbandati e senza fissa dimora che a volte rifiutano qualsiasi aiuto, compresa la possibilità di passare la notte al caldo in una delle strutture messe a disposizione dall’Amministrazione dopo la chiusura del Tetto per Tutti in via Flaminia. Una cosa è certa: tra i pochi commercianti rimasti ad operare all’interno della Galleria c’è preoccupazione per la presenza degli homeless, al di là dell’immagine della Galleria stessa. 

«Se qualcuno di noi prova a dire qualcosa, il giorno dopo ci troviamo l’urina sulla porta del negozio.

Se non fosse per Anconambiente che ogni mattina viene a pulire la zona, sarebbe una latrina - protestano i commercianti -. In più di una circostanza abbiamo richiamato l’attenzione della polizia municipale, ma non c’è niente da fare. Sabato quando è stato acceso l’albero era pieno di forze dell’ordine in piazza Roma, ma nessuno si è fatto vedere dalle parti della Galleria Dorica». Che, è bene ricordarlo, fa parte di una proprietà privata. «Noi come amministratori di questo condominio non abbiamo strumenti per poter intervenire se non far presente a chi di dover quello che sta accadendo - spiegano dallo studio Iale e associati -. Nel complesso della galleria Dorica il nostro studio amministra due condomini, uno dà su corso Garibaldi, l’altro su via Marsala. In buona parte si tratta di uffici, ma ci sono anche abitazioni private. Tuttavia, al momento non abbiamo ricevuto segnalazioni o proteste sulla presenza di queste persone».

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