«Aiuto, al fuoco». Terrore in un palazzo
Ostaggi delle fiamme: in 8 all’ospedale

«Aiuto, al fuoco». Terrore in un palazzo Ostaggi delle fiamme: in 8 all’ospedale
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Lunedì 13 Maggio 2019, 05:20

JESI - Alba di fuoco in corso Matteotti per un vasto incendio divampato in una palazzina a tre piani a ridosso dell’Arco Clementino. Erano le 5,50 quando una donna, affacciata dalla finestra al primo piano, gridava aiuto mentre le fiamme alte circa tre metri si levavano dal portone d’ingresso dello stabile, al civico 99, impedendo ai condomini di scappare. 
 

 



Tanta paura e 8 persone intossicate tra cui un bambino. «Ho sentito dei colpi come scoppi a ripetizione provenire dall’ingresso, così forti che mi hanno svegliata, ma non avevo capito cosa fosse. Ho pensato a qualche ubriaco che, reduce dal Palio, prendeva a calci il portone – racconta Maria Alessandra Cavasassi, che abita al primo piano –, mi sono affacciata dalla finestra e non ho visto nulla, poi aprendo il portone del mio appartamento sul pianerottolo sono stata invasa dal fumo e da un odore acre di plastica bruciata. Mi sono di nuovo affacciata alla finestra che dà su corso Matteotti e il portone principale era in fiamme, ho urlato e attirato l’attenzione di una pattuglia dei carabinieri che stava passando. Gli ho buttato giù le chiavi del portone ma non riuscivano a entrare per il fuoco». 

 

I Carabinieri del nucleo radiomobile hanno lanciato l’allarme al 115 e hanno provato, con l’estintore in dotazione nella macchina d’istituto, a spegnere le fiamme. Sono intervenuti i vigili del fuoco, che con l’ausilio della scala e con l’autoscala del comando provinciale hanno portato in salvo i condomini: sei gli appartamenti interessati dall’incendio, di cui solo tre abitati. I pompieri hanno spento le fiamme, sprigionatesi dai contatori dell’energia elettrica nel vano scala della palazzina, e hanno portato in salvo sette persone, tra cui un bambino di 10 anni, rimasti intossicati. 
Più difficili le operazioni di salvataggio di un anziano disabile che abita al terzo piano, trasportato fuori dalla finestra e portato a terra con l’autoscala. I feriti sono stati affidati alle cure dei sanitari, intervenuti con l’automedica del 118 e due ambulanze della Croce verde e della Croce rossa di Castelplanio. Sono stati tutti trasportati al pronto soccorso del Carlo Urbani di Jesi con codici gialli.

«Ci hanno messo l’ossigeno, fatto un prelievo per vedere quanto monossido di carbonio c’era nel sangue e l’elettrocardiogramma – racconta ancora la Cavasassi, grazie alla quale i suoi condomini sono salvi –. Qualcuno è già stato dimesso qualcun altro più anziano è ancora in ospedale. Ma siamo tutti vivi. Solo poi, parlando con i vigili del fuoco, ho capito che erano scoppiati i contatori, che a dire la verità sono nuovi, l’Enel li aveva installati qualche mese fa». In seguito all’incendio (sulle cui cause stanno lavorando i pompieri) si è generato un blackout su corso Matteotti per diverse ore. L’immobile non è stato dichiarato inagibile, non vi sarebbero danni strutturali, come emerso dalle verifiche della seconda squadra dei vigili del fuoco, intervenuta per raffreddare le travi in legno sopra i contatori.
Ma gli appartamenti non sono fruibili per il gran fumo, gli inquilini non possono rientrare in casa. Tre sono da parenti, per altri tre il servizio di Protezione civile del Comune ha trovato posto all’Hotel Mariani, due - tra cui l’anziano disabile - sono ancora all’ospedale. 

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