CHIARAVALLE - Mancherà a tutti Bibo. Primo Gasparri, che tutti a Chiaravalle chiamavano Bibo, mancherà ai calciatori e agli ultras della Biagio, del quale era il primo appassionatissimo tifoso, agli amici del Piccadilly, alla gente che lo apprezzava e mancherà soprattutto ai familiari che lo amavano, le figlie Natascia e Catiuscia, la moglie Loretta, gli adorati nipoti Sara e Thomas, i generi Francesco e Mirco, il fratello Giuliano.
Aveva 74 anni Primo Gasparri e se n’è andato ieri notte, dopo aver lottato 5 mesi prima col Covid, che aveva superato, e poi con una situazione di salute difficile.
L'amore per il calcio
A Chiaravalle lo conoscevano tutti. Viaggiava con la sua bicicletta elettrica e simpaticamente gridava come un ossesso. Ne aveva per tutti e per tutto ma la Biagio restava il grande amore della sua vita. Dalla finestra della sua casa, che è a ridosso del campo sportivo, come sulle gradinate, era comune e quotidiano sentire il suo inconfondibile incitamento per i biagiotti. Era un impulsivo Primo Gasparri, un uomo sincero e schietto e proprio per questo era benvoluto da tutti. Aveva il cuore buono, un cuore di burro. E non si poteva che volergli molto bene. Per i tifosi della Biagio, e non solo per loro, era un idolo e un amuleto fortunato. Per Chiaravalle era una sorta di istituzione. In tanti domani parteciperanno alla cerimonia funebre che si celebrerà nella chiesa di Santa Maria in Castagnola alle 16,30. E a tutti mancherà Bibo, quell’uomo buono che ne aveva per ognuno e amava la Biagio come la sua famiglia.