Abete? No, mausoleo di Lenin
e spunta un vessillo in cirillico

Abete? No, mausoleo di Lenin e spunta un vessillo in cirillico
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Domenica 9 Dicembre 2018, 08:20
JESI-  Albero di Natale? No, il mausoleo di Lenin. È il tormentone delle ultime ore, fra ironie e attacchi rabbiosi, con tanto di indignate lettere aperte, nei confronti dell’albero-palcoscenico scelto quest’anno dall’amministrazione per addobbare Piazza della Repubblica. Decisione che a moltissimi, a giudicare dai social, non è piaciuta. Mentre più rari, o forse solo più silenziosi, sembrano essere quanti apprezzano, invece del tradizionale abete, i quattro palchi addobbati, l’uno sopra l’altro, sui quali associazioni, scuole di musica e di ballo potranno esibirsi nei fine settimana delle Festività. Con un tocco di curiosità in più. Perché c’è chi ravvisa una strana rassomiglianza che, se non fosse che la città è amministrata ormai dal 2012 da una maggioranza civica che ha spezzato la tradizione “rossa” in municipio, sarebbe forse stata additata di dietrologie politico-ideologiche e simpatie vetero-comuniste. Se l’addobbo di piazza della Repubblica poco o nulla ha dell’albero di Natale, molto di più richiamerebbe invece il mausoleo di Lenin sulla piazza Rossa di Mosca. Un simbolo della Rivoluzione d’Ottobre, dell’esperienza dell’Unione Sovietica e del comunismo nel Novecento. Al punto che, come ogni Rivoluzione d’Ottobre che si rispetti, anche l’albero palcoscenico ha avuto l’altra sera il suo assalto al Palazzo d’Inverno. Alcuni simpatizzanti di Jesi in Comune, opposizione di sinistra in Consiglio, vi hanno innalzato un particolare vessillo: uno striscione con, in cirillico, il nome “Lenin”. Identificazione col mausoleo moscovita completa e momento goliardico immortalato. D’altro canto stellone, palco e luce rossa che “incendia” la facciata del Pergolesi, l’idea delle immagini delle parate sovietiche sulla piazza Rossa, col Politburo schierato al gran completo, un poco la danno. Ma sui social c’è chi l’indignazione contro la prende più sul serio e la sfoga con commenti sopra le righe. C’è poi chi, come il cittadino Ivo Mercuri, scrive una lettera al sindaco Massimo Bacci: «L’albero di Natale quest’anno non c’è e chi è venuto in piazza si è sentito beffato. Signor sindaco, pensi a un papà o un nonno che porta il bambino o nipotino a vederlo: si possono ingannare i bambini? Le chiedo di intervenire, salvi il salvabile, magari con un bell’albero sopra un palco». Per questo fine settimana annullate intanto tutte le iniziative di Jesi Natale in segno di rispetto per il lutto per la tragedia di Corinaldo. 
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