ANCONA - La movida si sposta alla Baraccola. In via 1° Maggio, nei locali dell’U-bahn, sta per fare il suo debutto il Nyx Club, creatura di Alessandro Coen, già gestore del Donaflor, e Federico Gasparroni, titolare del ristorante Il Rustico. Ad annunciarlo è proprio Coen sul suo profilo Facebook: «Una location per tutti i gusti dove si partirà dalla cena, per poi danzare per tutta la notte - ha postato l’imprenditore -. Siamo felici di presentarvi Il Nyx Club».
La cittadella
Si discute da tempo su come rivitalizzare il by night anconetano.
«In un momento storico difficile sotto tanti punti di vista, abbiamo voluto metterci in gioco di nuovo - ha scritto Coen su Facebook -. La nostra missione: riattivare la nostra città che è rimasta per troppo tempo senza divertimento». Il Nyx Club, infatti, prende il nome dalla divinità greca, dea della notte. «Quando la notte chiama, per chi la ama veramente, si risponde presente senza se e senza ma» sottolinea Coen. Che assicura: «Rivivremo la notte». La data di apertura del locale non è stata ancora resa nota, ma con tutta probabilità il debutto avverrà in autunno: si tratta di risolvere le questioni burocratiche, mentre i lavori di ristrutturazione del locale sono ormai a buon punto. Intanto, è già stata annunciata la data inaugurale di un altro punto di ritrovo nell’hinterland anconetano: l’8 ottobre verrà presentato al pubblico l’Hangar, un posto polifunzionale che unisce l’arte, l’intrattenimento e lo spettacolo allo sport.
Factory polifunzionale
Guai a chiamarlo locale da ballo. Il gestore Leonardo Bartolucci l’ha pensato più come una factory che possa ospitare eventi di intrattenimento a carattere artistico unitamente alla vocazione sportiva con cui l’Hangar, situato nella zona industriale di Camerano a due passi dalla Baraccola, ha fatto il suo esordio durante l’estate. Giusto qualche appuntamento per testare l’indice di gradimento. Un seguito subito molto nutrito, e dunque la presentazione ufficiale il prossimo 8 ottobre. «L’Hangar nasce come campo da basket - spiega Bartolucci - ma che all’occorrenza possa ospitare varie performance: un reparto moda per workshop, un reparto artistico per esposizioni e street art. E poi un discorso serale con musica di sottofondo e qualche appuntamento sporadico più strutturato».
Ma non è una discoteca: «Per carità - prende subito le distanze Bartolucci - non lo siamo assolutamente. La nostra identità è quella di un locale polifunzionale, che porta in sé una serie di contaminazioni in linea con l’identità del progetto». Quindi a un centro città che perde l’offerta di intrattenimento serale, la periferia risponde calando nuove proposte che puntano a squarciare il silenzio delle notti anconetane.