Vaccini, 200 mila over 40 in attesa della prima dose ma l'Abruzzo è ai vertici in Italia

Vaccini, 200 mila over 40 in attesa della prima dose ma l'Abruzzo è ai vertici in Italia
di Stefano Dascoli
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Domenica 6 Giugno 2021, 10:36

L'AQUILA - Sarà pure l'estate della spallata decisiva e della grande corsa alla vaccinazione dei giovani, ma prima dell'accelerazione bisognerà tener conto che ci sono ancora quasi duecentomila over 40 che aspettano la prima dose. Di questi circa 80 mila sono over 60.

Certo, il meccanismo delle categorie è ormai sostanzialmente saltato con l'apertura generale, ma la consegna resta quella di immunizzare prioritariamente chi potrebbe avere i guai maggiori dal Covid.

I numeri di chi ancora deve ricevere il vaccino, in un Abruzzo che corre complessivamente a due punti percentuali sopra la media nazionale, sono alti e perfettamente in linea con il resto dell'Italia, ma delineano uno scenario che, seppur confortante in vista del raggiungimento dell'immunità di gregge già a fine estate, fotografano la necessità di coprire al più presto possibile una buona fetta delle categorie considerate più fragili.

Ad oggi, infatti, nell'Italia che sta per tornare tutti in zona bianca e in cui il virus sembra in gran ritirata, qualche residua preoccupazione in questa fase sussiste proprio per una dinamica del contagio che coinvolge in particolare giovani e giovanissimi e che, quindi, rischia di provocare ancora danni ai più anziani. 


I NUMERI

Nel dettaglio, nella fascia di età dagli 80 agli 89 anni sono stati inoculate complessivamente 105.177 dosi di vaccino. Qui le percentuali sono alte: l'89,2% ha ricevuto già la prima, l'81,4 addirittura anche la seconda. Percentuali che si riflettono inevitabilmente sul bollettino, ormai praticamente azzerato, dei decessi in questa fascia di età. La coda, per gli over 80, è di 11.359 persone che devono ancora ottenere il vaccino. 


Tra 70 e 79 anni sono state somministrate già 112.451 prime dosi, per una percentuale complessiva dell'85,5%. Qui all'appello, per chiudere la partita, mancano circa 19.000 somministrazioni. Nella fascia di età che va tra 60 e 69 anni, invece, hanno ottenuto il vaccino per la prima volta 119.386 persone, pari al 70,7% del totale. Per raggiungere la totalità delle persone mancano 49.476 somministrazioni.

Le percentuali si abbassano con lo scendere delle fasce d'età.


Tra 50 e 59 anni una persona su due ha ricevuto la prima dose: parliamo di 102.513 unità, altrettante ne mancano per chiudere. Infine nella fascia tra 40 e 49 anni, la percentuale di chi ha avuto già la prima dose è del 36,3%, pari a 67.419 persone. Ne mancano ancora 118.308.

Complessivamente si tratta di circa 200 mila persone chiamate a vaccinarsi nelle prossime settimane, teoricamente, almeno stando alle linee guida nazionali, con una certa priorità rispetto alle fasce più giovani sebbene il meccanismo di prenotazione, ormai attivo per tutti i cittadini che hanno più di 12 anni, ha rimesso un po' tutto in discussione. 


«La macchina ormai procede spedita e senza intoppi - dice il referente regionale della campagna, Maurizio Brucchi - L'Abruzzo sta viaggiando stabilmente oltre la media nazionale ed è terzo in Italia per quanto riguarda le somministrazioni su 100 mila abitanti. Anche sul fronte delle forniture non sono previste criticità: Pfizer sta consegnando settimanalmente i quantitativi annunciati e domani (oggi per chi legge, ndr) arriverà anche una nuova fornitura di Moderna, circa 7000 dosi. Ci sono tutti gli elementi per dire che l'Abruzzo sta facendo un ottimo lavoro in questa campagna».

L'altro giorno, il 4 giugno, è stato toccato il nuovo record di dosi in 24 ore, con ben 15.562 somministrazioni. Il totale è arrivato a 846.237 su 933.780 dosi fornite, pari al 90,6 per cento. 


GLI STUDENTI

Ieri sera si è chiusa anche la mini finestra di tre giorni dedicata ai maturandi. Per avere il quadro complessivo e certo di quante persone si sono sottoposte alla vaccinazione bisognerà attendere la giornata di domani con tutta probabilità, ma i segnali che arrivano dei centri vaccinali sono molto confortanti e il bilancio che filtra dalla Regione è di grande ottimismo sotto questo versante, sebbene alcuni sindacati, l'altro giorno, abbiano lanciato l'allarme su una partecipazione non completa e totale. Si vedrà. 

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