Picchiato dal baby bullo durante la movida: le botte gli fracassano la faccia

Picchiato dal baby bullo durante la movida: le botte gli fracassano la faccia
Picchiato dal baby bullo durante la movida: le botte gli fracassano la faccia
di Walter Berghella
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Martedì 8 Marzo 2022, 08:48

LANCIANO «Cosa hai da guardare?». «Niente, non vi sto guardando». E giù calci e pugni. È questa l'assurda ricostruzione del brutale pestaggio subito da un 18enne di Fiano Romano che sabato sera era a Lanciano, per incontrare la fidanzata conosciuta su Facebook. Un massacro vero e proprio, opera di una delle baby gang che da tempo imperversano in città. L'autore materiale dell'aggressione, 17 anni e mezzo, è stato rintracciato rapidamente dalla Polizia: era in un bar a vantarsi dell'impresa che addirittura sarebbe stata anche filmata. È stato denunciato alla Procura dei Minori dell'Aquila con l'accusa di lesioni gravi. La vittima, orfana di padre, è finita in ospedale con importanti fratture al volto. Il ragazzo è stato operato d'urgenza, la prognosi è di sessanta giorni, salvo complicazioni.


Il fatto è maturato nel contesto della turbolenta movida cittadina del sabato sera. Il giovane di Fiano Romano ha compiuto 18 anni da appena dieci giorni. Era arrivato a Lanciano per trascorrere qualche ora spensierata con la fidanzata. Tutto liscio fino alle 20, circa. Poi la coppietta si è separata: lei è tornata a casa e lui si è fermato per acquistare una bibita da un distributore automatico nella zona di viale della Rimembranza. A quel punto è arrivata la baby gang, secondo le testimonianze raccolte un gruppo di minori di etnia rom. In pochi istanti il branco ha attaccato briga: «Che vuoi, perché ci stai guardando?». «Non è vero niente, non vi sto guardando» ha replicato il ragazzo. Non è bastato, però. Il gruppo si è accanito in maniera del tutto gratuita, con violenza inaudita.

In particolare un 17enne, G.D.R., gli ha scaricato addosso pugni a ripetizione su tutto il corpo, viso e testa. Il 18enne è caduto a terra di peso, con un forte dolore alla faccia. I pugni ricevuti gli hanno fracassato lo zigomo e danneggiato seriamente la mandibola.

Gli aggressori si sono dileguati. Il ragazzo romano, tramortito, è stato soccorso da un passante che ha subito avvertito la Polizia. La ricerca degli assalitori è partita immediatamente in tutta l'area. In pochi minuti sono stati trovati in un vicino bar. In particolare è stato fermato quello che viene ritenuto l'autore materiale dell'aggressione. «Un episodio di assoluta e gratuita violenza ha detto al Messaggero la dirigente del Commissariato, il vice questore Lucia D'Agostino -. Ancora una volta un'aggressione per motivi assolutamente futili, come la classica scusa degli eventuali sguardi non graditi». Gli atti sono stati rimessi ieri all'ufficio inquirente minorile dell'Aquila.


I risvolti della vicenda sono inquietanti. Il branco non si è limitato all'aggressione, ma addirittura si è spinto fino al compiacimento. Gli uomini della squadra investigativa, con a capo l'ispettore Amerino Verì, stanno infatti cercando sui social un video che l'aggressore si sarebbe fatto fare dai suoi amici prima di iniziare a malmenare il giovane laziale. Alla gravità dei fatti si è aggiunto il dramma di una situazione familiare delicata. Il giovane ferito per ora è solo in ospedale. Non ha il padre e la mamma non è in grado di spostarsi fino a Lanciano.
 

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