Partorisce da sola in casa, il medico le dava indicazioni al telefono. Mamma e bimba ora stanno bene

Partorisce da sola in casa, il medico le dava indicazioni al telefono. Mamma e bimba ora stanno bene
Partorisce da sola in casa, il medico le dava indicazioni al telefono. Mamma e bimba ora stanno bene
di Manlio Biancone
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Lunedì 29 Marzo 2021, 09:04 - Ultimo aggiornamento: 09:08

«È una bellissima bimba e pesa tre chili», così riferisce un’operatrice del 118, giunta nell’abitazione, quando la piccola era appena nata. Una donna nigeriana di Carsoli (L'Aquila), trentenne, l’altra mattina, ha dato alla luce la bambina nel suo appartamento.


La donna era sola in casa quando ha avvertito i primi segnali ma non pensava che stesse per partorire, anzi l’evento era atteso fra qualche giorno. Improvvisamente i dolori sono diventati sempre più violenti e sono iniziate le contrazioni. In casa non c’era neanche il marito: era in fabbrica per il turno di notte. Lo ha raggiunto telefonicamente chiedendogli di tornare perché stava per nascere la bimba. L’uomo disperato ha chiamato il medico di base, la dottoressa Fabiana Caroli, che ha fornito i primi consigli su come comportarsi per far nascere la piccola. È stato lo stesso medico a richiedere l’intervento del personale del 118 che dopo un po’ è arrivato nell’abitazione dove la bimba aveva già messo la testolina fuori.

«La piccola aveva fretta di uscire», ha aggiunto l’operatrice sanitaria che ha subito spiegato alla donna cosa fare per portare al termine il parto. È successo tutto nel giro di una decina di minuti quando un forte pianto ha riempito la stanza. La bambina sta bene ed è stata trasportata all’ospedale di Avezzano con la mamma: sono ricoverate nel reparto di ginecologia. «La madre e la figlia stanno bene- precisa il primario Giuseppe Ruggeri- e già da oggi potranno tornare a casa».


«Sentivo dolori già da qualche giorno ma aspettavo mio marito che finisse il turno di notte per farmi accompagnare all’ospedale», queste le parole della mamma straniera, che vive a Carsoli da tantissimi anni, ai medici che le chiedevano perché non fosse andata prima. Qualcuno racconta che la donna fosse stata un po’ frenata dalla paura del Covid. E forse ha nascosto il travaglio per paura di restare da sola in ospedale in periodo di pandemia da coronavirus. Forse ha preferito partorire sul letto di casa, ma non pensava che la piccola nascesse mentre il marito era in fabbrica per il turno di notte. L’uomo ringrazia il medico di famiglia «per essere stata paziente con me alle 5 di mattina, mi ha spiegato cosa fare, come aiutare mia moglie».
 

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