Popolazione in decrescita: culle vuote e meno decessi in Abruzzo

Popolazione in decrescita: culle vuote e meno decessi in Abruzzo
Popolazione in decrescita: culle vuote e meno decessi in Abruzzo
di Alessia Centi Pizzutilli
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Lunedì 21 Novembre 2022, 09:15

Mentre la popolazione mondiale pone «una pietra miliare nello sviluppo umano», raggiungendo gli 8 miliardi di persone, l’ Abruzzo, in linea con il trend nazionale, viaggia in controtendenza: la popolazione continua a diminuire con un progressivo ampliamento del saldo negativo tra le nascite e i decessi. È il quadro che emerge incrociando gli ultimi dati Istat sulla mortalità in regione, con quelli contenuti nel report annuale del ministero della Salute sul Certificato di assistenza al parto (Cedap), relativo al 2021. Lo scorso anno i decessi registrati in Abruzzo da gennaio a settembre sono stati 12.607, mentre nei primi nove mesi del 2022 sono stati 12.423: in un anno dunque i morti in regione sono diminuiti, per una variazione pari a -1,5%. Degli 12 mila decessi avvenuti quest’anno, 3.706 si riferiscono alla provincia di Chieti, 2.943 a quella di Pescara, 2.909 all’Aquilano e, infine, 2.865 sono avvenuti nel Teramano. Tra le principali cause di morte in Abruzzo spiccano i decessi causati da tumori (maligni o benigni), leucemie, malattie del cuore, dipendenza da droghe e abuso di alcol, cirrosi, fibrosi ed epatite cronica, ma anche morti per il morbo di Hodgkin e linfomi. Per il mese di ottobre 2022 è disponibile esclusivamente una stima: in attesa dei dati ufficiali, gli abruzzesi deceduti - secondo la previsione Istat - sarebbero 1.215, mentre l’anno precedente sono stati registrati 1.304 vittime. Questi dati assumono un valore interessante se messi a confronto con quelli che riguardano la natalità. Il fenomeno delle “culle vuote”, secondo le stime, potrebbe portare l’Italia ad avere 5 milioni di abitanti in meno nel 2050. Secondo uno studio pubblicato su Human Reproduction, poi, i mancati concepimenti degli ultimi anni sono da attribuire in larga parte al clima di paura e incertezza legato alla pandemia. Il tasso di natalità varia da 5,2 nati per mille donne in età fertile in Sardegna a 9,7 nella Provincia Autonoma di Bolzano rispetto ad una media nazionale del 6,8.
 

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