Omicron, torna il timore per gli ospedali dopo l'estate. Grimaldi: «Si sta lavorando a vaccini più potenti con le varianti»

Omicron, torna il timore per gli ospedali dopo l'estate
Omicron, torna il timore per gli ospedali dopo l'estate
di Alessia Centi Pizzutilli
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Lunedì 20 Giugno 2022, 11:05 - Ultimo aggiornamento: 11:36

La curva dei contagi Covid continua a salire spinta dalla diffusione delle sotto-varianti Omicron 4 e 5, che in Abruzzo sono rispettivamente al 27,5% e al 17,5%, ma con un trend in crescita. L’incidenza dei casi per centomila abitanti arriva a 410 su base regionale, con qualche differenza a livello territoriale: in testa c’è in fatti l’Aquilano, fino a qualche settimana fa la provincia meno colpita, con 424; seguono il Pescarese (413), il Chietino (407) e il Teramano (351). Nell’ultima settimana i casi sono stati 5.314, per una variazione pari a +59% rispetto ai sette giorni precedenti. Restano in aumento anche i decessi: si è passati dai 13 della scorsa settimana ai 18 del periodo tra il 13 e il 19 giugno (+38,5%). La crescita dei casi preoccupa gli esperti soprattutto pensando al rientro dalle vacanze: l’estate alle porte e le temperature più alte limitano la diffusione del virus, come accaduto negli anni passati, tuttavia rispetto al passato ci sono nuove sotto-varianti, la mancanza dell’uso delle mascherine, la progressiva diminuzione di efficacia dei vaccini contro la variante Omicron. In questo scenario risulta ancor più importante proseguire con la campagna di vaccinazione, ormai al palo. Nell’ultima settimana sono 35 le prime dosi somministrate e 338 le quarte dosi. In particolare sono 16.001 le quarte dosi inoculate complessivamente in Abruzzo, pari al 10,62% della platea: il dato è inferiore alla media nazionale, pari al 21,94%.

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Crescono i timori dunque per una possibile ondata del prossimo autunno: «La curva è in salita, ma i casi non sono gravi e i positivi sono a casa con sintomi simili a quelli di un raffreddore - spiega il direttore del reparto di Malattie infettive dell’Aquila, Alessandro Grimaldi - Tuttavia se i contagi dovessero salire, crescerà anche la percentuale di ricoveri e sui grandi numeri rischia di diventare molto elevata: questo potrebbe mettere in crisi in autunno il sistema dell’assistenza ospedaliera. Il dato positivo è che si sta lavorando a vaccini di nuova generazione, più potenti con le varianti, che potranno ridurre i contagi».

La crescita dei contagi non corrisponde al momento a un brusco aumento dei ricoveri: sono 107 i ricoverati in area medica (-4) e 3 quelli in terapia intensiva (+1), per un tasso di occupazione rispettivamente del 7,7% e 1,7%. Sono 761 i nuovi positivi emersi ieri in Abruzzo a fronte di 1.701 tamponi molecolari e 3.335 test antigenici eseguiti, per un tasso di positività del 15,11%. Dei nuovi casi accertati, 209 sono residenti nel Chietino, 185 nel Pescarese, 182 nell’Aquilano e 129 nel Teramano. Non si registrano nuove vittime.

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