E' morto Giancarlo Cazzaniga
il pittore delle ginestre e del Conero

E' morto Giancarlo Cazzaniga il pittore delle ginestre e del Conero
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Mercoledì 11 Dicembre 2013, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 18 Dicembre, 18:25
ANCONA – E’ scomparso l’artista Giancarlo Cazzaniga, conosciuto come il pittore delle ginestre del Conero. Lombardo di nascita, aveva il suo buen ritiro a Portonovo. Erano gli anni ’70 capitò per caso nella zona del Conero e fu subito amore: iniziò a dipingere nelle sue tele l’azzurro del mare di Portonovo sovrastato dal giallo delle ginestre. Inizio le sue opere pittoriche presso l’Hotel La Fonte per poi crearsi uno suo studio al Poggio. Da allora nei suoi quadri non sono mai mancate ginestre, glicini, mughetti, girasoli, gelsomini e l’azzurro del mare. In quel periodo con Giovanni Maria Farroni e Bruno Fanesi diedero vita alla “Ginestra d’oro” riconoscimento annuale dato a pittori e scultori. La manifestazione si svolgeva sulla collina di Portonovo, all’Hotel Emilia. Le sue ginestre sono conosciute in tutto il mondo e a ragione viene considerato l’ambasciatore della Riviera del Conero.



Giancarlo Cazzaniga nasce a Monza il 20 settembre 1930. Con tenacia e incoraggiamento del padre, si dedica agli studi di pittura. Nel 1950 a Milano, frequenta l'Accademia d'Arte Cimabue e intesse i primi incontri formativi. L'amicizia col giornalista e critico d'arte Aurelio Sioli lo introduce alla famosa latteria delle sorelle Pirovini, in via Fiori Chiari e all'ambiente artistico che lì si ritrova. Inizia la frequentazione del clima di Brera, la partecipazione al dibattito culturale, la consuetudine con i protagonisti. Intorno ai locali storici, il Jamaica, le Pirovini, il bar della Titta, ruota l'atmosfera di quegli anni, ricca di aneliti e ideali ma povera di tasca. E' protagonista di quella tensione culturale, nella vita e nell'arte , definita poi Realismo Esistenziale. Esordisce negli anni '50, partecipando a rassegne pubbliche e tematiche, allestendo poi la prima mostra personale, nel 1957, a Brescia. Espone a Milano, alla Permanente, nel 1958, invitato alla mostra "Giovani Artisti Italiani" e, nel 1959, ancora a Milano, vince il Premio San Fedele. Negli anni '60 è invitato alla Biennale di Venezia e alla Quadriennale di Roma. Il percorso espositivo è intenso e qualificato, delineando in Cazzaniga il profilo di un protagonista dell'arte contemporanea italiana. L'attività, scandita da presenze in sedi di rilievo istituzionale e da esposizioni tenute anche all'estero, è corredata della partecipe attenzione della critica d'arte e della stampa in costante parallelo all'evoluzione della sua pittura.
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