Marche, Ceriscioli si insedia
Sturani a capo dello staff, prime nomine

Luca Ceriscioli presidente della Regione Marche
Luca Ceriscioli presidente della Regione Marche
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Venerdì 12 Giugno 2015, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 10:38

ANCONA - Luca Ceriscioli si è insediato all'ottavo piano di Palazzo Raffaello.

Il nuovo presidente della giunta regionale delle Marche è arrivato ad Ancona in treno, come testimonia il tweet dello staff.


E proprio per staff e segreteria ci sono le prime nomine del presidente: Fabio Sturani, presidente del Coni Marche e già sindaco di Ancona, sarà il capo dello segreteria; portavoce del presidente è Thalassa Vona.

LE PRIME DICHIARAZIONI

Da lunedì Ceriscioli sarà al lavoro per formare la nuova giunta e incontrerà gli alleati, così da avere da lì a pochi giorni l'esecutivo pronto, da presentare al primo consiglio regionale della nuova legislatura, che dovrebbe tenersi il 22 giugno.

"Oggi - esordisce Ceriscioli, che preferisce essere chiamato presidente invece che governatore - è una giornata particolare, è il momento confuso di presa di possesso.

Siamo partiti con le prime due nomine: quella della mia portavoce Thalassa Vona, ottima professionista, e di Fabio Sturani a capo della segreteria. Una persona di indubbie qualità politiche verso cui nutro una stima che parte da lontano, da quando eravamo entrambi nell'Anci".

"Abbiamo preso visione degli incarichi da distribuire, che verranno ridotti, anche se - seguita - non si tratta di staff enormi: il mandato si apre all'insegna della sobrietà. Anche per questo ho scelto di venire in treno, un impegno - racconta - preso in campagna elettorale, in un incontro a Ponte Rio, dove un elettore mi aveva posto esplicitamente la questione. Per il resto mi sposterò in auto: già oggi l'agenda e piena".

E "arrivano i primi problemi (di viabilità su un ponte; ndr): quando si vince ci sono gli onori, ma poi gli oneri sono significativi". Lunedì 22 giugno, annuncia, si terrà il primo consiglio regionale: "presenteremo la giunta e il programma, e via via realizzeremo gli impegni con i cittadini".

Poi le domande dei giornalisti. Un'idea dei problemi ereditati? "Vedremo un po' alla volta: il primo dei dirigenti che voglio incontrare, comunque, è quello al bilancio".

Giunta in dirittura d'arrivo? "I primi giorni della prossima settimana vedrò gli alleati. Resta aperto il tema degli esterni": il nuovo Statuto ne prevede tre ed entra in vigore il 3 luglio, la giunta, quindi, partirà più leggera, per poi essere integrata. In ogni caso, "nella composizione finale farò in modo che ci sia il massimo dell'unità".

Quanto all'Ufficio di presidenza, e alla richiesta del Movimento 5 Stelle che rivendica la vicepresidenza del Consiglio, "ci mancherebbe che non ci fossero rappresentanti della minoranza, rientra nella normale dialettica democratica", è la sua risposta.

Sulla riorganizzazione della macchina regionale Ceriscioli se ne esce con una battuta amara: "Mica siamo la Whirlpool, che manda a casa 2.000 persone!. I tempi saranno veloci, si allungheranno se la riforma sarà strutturale".

La sua prima preoccupazione? Lo incalzano i giornalisti. "Vengo da un'amministrazione dove il ragioniere diceva: 'quando hai le risorse hai risolto il 90% dei problemì. Qui la situazione è ribaltata: quando non ci sono le risorse hai il 90% dei problemi".

Sarà un presidente 'social' come lo è stato il suo predecessore? "Molto social, ma di tipo istituzionale".

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