ANCONA - Luca Ceriscioli si è insediato all'ottavo piano di Palazzo Raffaello.
Il nuovo presidente della giunta regionale delle Marche è arrivato ad Ancona in treno, come testimonia il tweet dello staff.
Inizia una nuova storia. Primo giorno da presidente. In treno verso Ancona #lemarchechecambiano (staff) pic.twitter.com/zDBYtJ8mev — Luca Ceriscioli (@ceriscioliluca) 12 Giugno 2015
E proprio per staff e segreteria ci sono le prime nomine del presidente: Fabio Sturani, presidente del Coni Marche e già sindaco di Ancona, sarà il capo dello segreteria; portavoce del presidente è Thalassa Vona.
LE PRIME DICHIARAZIONI
Da lunedì Ceriscioli sarà al lavoro per formare la nuova giunta e incontrerà gli alleati, così da avere da lì a pochi giorni l'esecutivo pronto, da presentare al primo consiglio regionale della nuova legislatura, che dovrebbe tenersi il 22 giugno.
"Oggi - esordisce Ceriscioli, che preferisce essere chiamato presidente invece che governatore - è una giornata particolare, è il momento confuso di presa di possesso.
"Abbiamo preso visione degli incarichi da distribuire, che verranno ridotti, anche se - seguita - non si tratta di staff enormi: il mandato si apre all'insegna della sobrietà. Anche per questo ho scelto di venire in treno, un impegno - racconta - preso in campagna elettorale, in un incontro a Ponte Rio, dove un elettore mi aveva posto esplicitamente la questione. Per il resto mi sposterò in auto: già oggi l'agenda e piena".
E "arrivano i primi problemi (di viabilità su un ponte; ndr): quando si vince ci sono gli onori, ma poi gli oneri sono significativi". Lunedì 22 giugno, annuncia, si terrà il primo consiglio regionale: "presenteremo la giunta e il programma, e via via realizzeremo gli impegni con i cittadini".
Poi le domande dei giornalisti. Un'idea dei problemi ereditati? "Vedremo un po' alla volta: il primo dei dirigenti che voglio incontrare, comunque, è quello al bilancio".
Giunta in dirittura d'arrivo? "I primi giorni della prossima settimana vedrò gli alleati. Resta aperto il tema degli esterni": il nuovo Statuto ne prevede tre ed entra in vigore il 3 luglio, la giunta, quindi, partirà più leggera, per poi essere integrata. In ogni caso, "nella composizione finale farò in modo che ci sia il massimo dell'unità".
Quanto all'Ufficio di presidenza, e alla richiesta del Movimento 5 Stelle che rivendica la vicepresidenza del Consiglio, "ci mancherebbe che non ci fossero rappresentanti della minoranza, rientra nella normale dialettica democratica", è la sua risposta.
Sulla riorganizzazione della macchina regionale Ceriscioli se ne esce con una battuta amara: "Mica siamo la Whirlpool, che manda a casa 2.000 persone!. I tempi saranno veloci, si allungheranno se la riforma sarà strutturale".
La sua prima preoccupazione? Lo incalzano i giornalisti. "Vengo da un'amministrazione dove il ragioniere diceva: 'quando hai le risorse hai risolto il 90% dei problemì. Qui la situazione è ribaltata: quando non ci sono le risorse hai il 90% dei problemi".
Sarà un presidente 'social' come lo è stato il suo predecessore? "Molto social, ma di tipo istituzionale".