Pregiudicato rompe una vetrina
Morde e getta sangue infetto

Pregiudicato rompe una vetrina Morde e getta sangue infetto
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Giovedì 23 Gennaio 2014, 17:36 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 12:18
PORTO SANT'ELPIDIO - Momenti di terrore a Porto Sant'Elpidio. Un pregiudicato, gi destinatario di un ordine di carcerazione ma ancora in libert ieri sera si presentato in un pubblico esercizio per compiere una rapina, ha sfondato la vetrina si ferito e con dei pezzi di vetro ha minacciato i titolari, all’arrivo dei carabinieri ha imbrattato anche uno di questi con il suo sangue che risulta infetto, e per il militare che corso subito all’ospedale sono momenti drammatici di apprensione. I carabinieri del radiomobile della compagnia di Fermo sono intervenuti ieri notte tempestivamente per una richiesta di aiuto proveniente da una pizzeria in via Faleria. Qui A.B.H., 30 anni, tunisino, pregiudicato, senza fissa dimora, dopo aver sfondato una vetrata del locale e brandendo verso i due giovani titolari un lembo di vetro acuminato raccolto da terra, pretendeva la consegna dell’incasso giornaliero.



Sono stati attimi di terrore per i malcapitati esercenti e la loro madre presente all’interno del locale. Il malvivente era in preda ad uno stato di pericoloso delirio. All’arrivo dei carabinieri, prima ha dato un pugno alla donna nel tentativo di liberarsi la via di fuga, poi ha ferito con dei morsi agli arti, uno dei militari che lo aveva bloccato dopo un concitato inseguimento a piedi. Ancora non soddisfatto il tunisino, che è risultato affetto da malattie potenzialmente contagiose, ha cominciato quindi a sputare più volte in volto al militare causando una possibile contaminazione biologica. Una volta messo in sicurezza il malvivente il graduato, che ha riportato alcune ferite alle braccia e alla mani, ha dovuto sottoporsi ad accurate analisi, per le quali ora si attende con ansia il responso. La donna invece ha riportato lesioni al volto considerate dai medici guaribili in cinque giorni.



Da ulteriori accertamenti è risultato che il tunisino, con un altro nome, risultava già destinatario di ordine di carcerazione in conseguenza di una pena definitiva di circa cinque anni, riportata per concorso in traffico illecito di stupefacenti, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, per alcuni episodi commessi a Senigallia, tra il 2009 e il 2011.



Ora A.B.H. dovra’ rispondere dei reati di tentata rapina, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e porto abusivo di oggetti atti all’offesa. Nel frattempo è stato portato nella casa circondariale di Ascoli Piceno, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
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