Lillo diventa maestro di kung fu: amo far ridere usando il corpo

Nel film "Grosso guaio all'Esquilino-La leggenda del Kung Fu" Roma, 3 apr. (askanews) - Un maestro di kung fu...

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Nel film "Grosso guaio all'Esquilino-La leggenda del Kung Fu"

Roma, 3 apr. (askanews) - Un maestro di kung fu improvvisato, che barcolla mentre imita le movenze degli animali, e che fa ancora più ridere perché a interpretarlo è Lillo Petrolo, nel film "Grosso guaio all'Esquilino - La leggenda del Kung Fu", dal 6 aprile su Prime Video diretto da YouNuts!

 

Lillo è un ex attore di B-Movie ora al verde, che a modo suo aiuta un 13enne nerd a difendersi dal bullo della scuola, tra ambientazioni anni '80 e '90 e multiculturalismo, è ambientato nella romana e multietnica piazza Vittorio.

"Io amo la fisicità nella commedia, i miei miti comici sono fisici, ne cito due, Peter Sellers e John Belushi, io sono cresciuto con loro e si è credo metabolizzata in me la voglia di utilizzare anche il corpo per far ridere, è una cosa che quando posso, come in questo film fare, amo fare, finché il fisico me lo permette a parte la cervicale adesso . "Per me miti assoluti sono Stanlio e Olio, per me usare il corpo è davvero importante nel tentar di fa ridere".

 

Tra risate e leggerezza si affrontano però temi come il bullismo, l'amicizia, l'importanza del credere in se stessi, il rispetto e l'integrazione, strizzando l'occhio a quei film come "Karate Kid" o alle commedie americane di 30-40 anni fa.

Carolina Crescentini fa la madre del ragazzo bullizzato, cameriera in un ristorante cinese e insegnante di teatro per migranti.

"Quando l'ho letto mi sono venuti in mente quei film che mi sono piaciuti da bambina ma che mi accompagnano ancora, perché gli vuoi bene, per questo mi sono innamorata di questo film, pensando che potrebbe diventare così".

 

"Sia io che gli YouNuts siamo nerd del cinema anni '80, ci sono stati 5-6 anni magici di cinema di genere, action, fantasy che amiamo e volevamo riportare quelle atmosfere di film che abbiamo amato in questo".

 

 

 

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Corriere Adriatico