Brand phishing, come riconoscere i siti truffa: la lista dei 10 marchi più replicati, da Microsoft ad Apple

Oltre a Microsoft, altri marchi noti, come Google e vari social network, sono stati bersagliati dai cybercriminali

Brand phishing, come riconoscere i siti truffa: la lista dei 10 marchi più replicati, da Microsoft ad Apple
  Il recente Brand Phishing Report del quarto trimestre 2023 ha rivelato un primato inatteso per Microsoft, che, nonostante il successo finanziario, è...

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Il recente Brand Phishing Report del quarto trimestre 2023 ha rivelato un primato inatteso per Microsoft, che, nonostante il successo finanziario, è ora il brand più frequentemente oggetto di tentativi di phishing. Check Point Research ha evidenziato che nel trimestre appena concluso, il 33% di tutti i tentativi di phishing ha coinvolto il marchio Microsoft. Questa tecnica, che comporta la replicazione di siti affidabili per raggirare utenti ignari e ottenere informazioni personali e di pagamento, è diventata sempre più comune.

Oltre a Microsoft, altri marchi noti, come Amazon, Google e vari social network, sono stati bersagliati dai cybercriminali. Anche settori al di fuori della tecnologia, come le aziende di spedizione, riporta il Corriere della Sera.

Come affrontare queste truffe e come rendersi conto che ci troviamo davanti a un sito fasullo? Ecco alcune risposte.

 

Cos'è il phishing

Il phishing è una forma di truffa online che mira a ottenere informazioni sensibili, come username, password e dettagli finanziari, indurre l'utente a fare clic su link dannosi o scaricare file malevoli. I truffatori fingono di essere entità affidabili, come istituti finanziari, società di carte di credito, reti sociali o altri servizi online, al fine di ingannare le persone e ottenere accesso non autorizzato ai loro account o informazioni personali.

I truffatori di solito inviano e-mail o messaggi che sembrano provenire da fonti legittime e convincono l'utente a fornire informazioni riservate o ad eseguire azioni dannose. Ad esempio, un'email di phishing potrebbe contenere un link che, una volta cliccato, porta l'utente a un sito web fasullo che imita una pagina di accesso legittima. Se l'utente inserisce le proprie credenziali su questo sito, il truffatore le raccoglierà.

 

Notate la grafica e gli errori grammaticali

I truffatori potrebbero non investire tempo o risorse in una grafica di alta qualità. Immagini sgranate o poco professionali possono essere un segno di un sito fraudolento.

Non solo. È importante fare caso anche alla grammatica: i siti legittimi spesso passano attraverso controlli di qualità per assicurarsi che il contenuto sia grammaticalmente corretto. Errori evidenti possono indicare un sito poco affidabile. 

 

 

Guardate la URL

La URL è una sequenza di caratteri che identifica univocamente l'indirizzo di una risorsa su una rete di computer, come ad esempio un documento, un'immagine, un video, tipicamente presente su un host server e resa accessibile a un client. Si trova nella barra di ricerca in alto.

I siti di phishing spesso utilizzano URL simili a quelli di servizi legittimi, ma con piccole variazioni difficili da notare. Alcune volte ci sono lettere in più o in meno anche nel nome del sito copiato.

 

 

Senso di urgenza e minacce

I siti legittimi evitano di richiedere informazioni sensibili tramite e-mail o pop-up. Se un sito chiede di inserire password o dettagli finanziari in modo sospetto, potrebbe trattarsi di phishing. 

Inoltre, i truffatori spesso cercano di generare paura o urgenza per indurre le persone a agire velocemente senza pensare. Prestare attenzione a richieste urgenti o minacce di conseguenze negative.

L'obiettivo è invogliare gli utenti a fornire dati sensibili, utilizzando espedienti verosimili, come l'esaurimento dello spazio disponibile, o la necessità di confermare la propria e-mail

 

 

I 10 siti più soggetti a phishing

L'elenco fornito da Check Point Research rivela quali sono i 10 siti più replicati dai truffatori. Ecco la lista:

1. Microsoft (33%)

2. Amazon (9%)

3. Google (8%)

4. Apple (4%)

5. Wells Fargo (3%)

6. LinkedIn (3%)

7. Home Depot (3%)

8. Facebook (3%)

9. Netflix (2%)

10. DHL (2%)

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Corriere Adriatico